plèurico, versamento


    Aggiornato il 14 Dicembre 2015

    accumulo di liquido, per svariate cause patologiche (infezioni, scompenso cardiocircolatorio, malattie autoimmuni, tumori, traumi) nello spazio delimitato dalle due pleure. Il versamento pleurico può verificarsi per tre meccanismi: un aumento della permeabilità capillare alle proteine del plasma, e in questo caso si tratta di essudato (siero-fibrinoso; oppure purulento, ossia empiema); un aumento della pressione idrostatica nei capillari e/o diminuzione della pressione colloidosmotica delle proteine del plasma, e in questo caso si parla di trasudato (o idrotorace); infine una fuoriuscita di linfa o sangue nella cavità pleurica (rispettivamente chilotorace o emotorace). La terapia si avvale, oltre che di presidi farmacologici specifici per le varie cause, della toracentesi evacuativa (e diagnostica, se necessario) e, in caso di versamenti massivi e recidivanti, del posizionamento di un drenaggio pleurico.