artrosi


    Aggiornato il 14 Dicembre 2015

    malattia degenerativa delle articolazioni. Inizialmente colpisce la cartilagine articolare e successivamente l’osso, la sinovia e la capsula. L’artrosi s’instaura quando, per motivi diversi, la cartilagine articolare non è più in grado di resistere alle continue sollecitazioni cui è sottoposta durante i movimenti articolari. L’insufficienza della cartilagine può essere dovuta: all’età; a fattori ereditari predisponenti; all’eccesso di peso che determina un sovraccarico dell’articolazione; a fattori ambientali (clima, condizioni di lavoro ecc.). La cartilagine progressivamente cede: si assottiglia, si frantuma. Quando la malattia è avanzata, si associano anche alterazioni ossee (addensamenti ossei, formazione di cavità o geodi, neoformazioni di protuberanze ossee a forma di becco o di rostro ai margini dell’articolazione), della sinovia che s’inspessisce, della capsula che s’irrigidisce. L’insieme di questi fenomeni conduce, con il tempo, a una deformazione dei capi articolari (artrosi deformante). Le articolazioni più frequentemente colpite sono l’anca, il ginocchio, la colonna vertebrale (artrosi cervicale, artrosi lombare). La diagnosi si basa sull’esame dei sintomi e sull’esame radiografico che mette chiaramente in evidenza le alterazioni dell’articolazione.

     

    Sintomi e terapia

    I sintomi sono inizialmente lievi, spesso intermittenti. Il dolore è intenso al mattino (inizio del movimento), si attenua durante il giorno e si riacutizza la sera (dopo prolungate attività). Nelle fasi avanzate diventa ininterrotto, disturbando anche il sonno. Altro sintomo fondamentale è la ridotta capacità di movimento, che giunge fino all’immobilità. L’insieme dei sintomi varia in relazione alla localizzazione: nell’artrosi dell’anca il dolore è localizzato all’inguine e s’irradia alla faccia interna della coscia sino al ginocchio. Per limitare il dolore, il soggetto tende a mantenere la gamba in adduzione e ad appoggiarla il meno possibile, assumendo un’andatura zoppicante. La terapia in questi casi è inizialmente fisica (applicazione di calore, ginnastica, massaggi) e farmacologica (antinfiammatori, analgesici, decontratturanti). Nelle forme avanzate si rende necessario un intervento chirurgico di sostituzione dell’articolazione con una protesi. L’artrosi vertebrale si manifesta con dolore e rigidità sempre maggiori della colonna; possono insorgere complicazioni dovute alla compressione, da parte delle neoformazioni ossee, del midollo spinale e delle radici dei nervi che da esso si dipartono, o dell’arteria vertebrale. La terapia dell’artrosi vertebrale è sia farmacologica, sia fisica. In casi molto gravi può essere applicato un collare di gesso o di plastica, o un busto che immobilizzi per un breve periodo il tratto di colonna interessato (vedi cervicoartrosi; lombartrosi).