condizione patologica in cui si ha un’esagerata contrazione dello sfintere del piloro. Il fenomeno, riscontrabile radiologicamente ed endoscopicamente, accompagna spesso gastriti e ulcere peptiche situate nell’ultimo tratto dello stomaco o nel bulbo duodenale; altra possibile causa è la nevrosi d’ansia, con somatizzazioni a livello gastrointestinale. Ben diverso è lo spasmo ipertrofico del piloro nei lattanti (vedi piloro, ipertrofia del): si tratta di un esagerato sviluppo della muscolatura liscia del piloro, con tendenza alla stenosi e alla progressione verso un ileo meccanico. La sintomatologia, in entrambi i casi, è caratterizzata dalla presenza di vomito ogni volta che il paziente eccede nella quantità di cibo ingerito. La terapia nelle forme con spasmo funzionale richiede l’uso di farmaci come gli antiemetici antidopaminergici (domperidone), che regolarizzando la motilità gastrica riducono l’ipertono vagale responsabile del disturbo. Il trattamento è diverso per le ipertrofie dei lattanti e per gli spasmi dell’adulto su base infiammatoria-cicatriziale: in questi casi il piloro va asportato chirurgicamente, effettuando una gastrodigiunostomia associata a vagotomia, se si tratta di un adulto, mentre nei neonati viene praticata la resezione della muscolatura liscia.