tiròide


    Aggiornato il 14 Dicembre 2015

    ghiandola endocrina situata nel collo in posizione mediana davanti alla laringe e alla trachea. È costituita da numerose piccole formazioni rotondeggianti (follicoli), ciascuna delle quali presenta una cavità interna, piena di una sostanza colloide, e un involucro di cellule epiteliali che producono la colloide e secernono l’ormone tiroideo. I follicoli poggiano su uno stroma connettivale insieme con i capillari sanguigni e con isolotti di particolari cellule (cellule parafollicolari) che secernono la tirocalcitonina. La tiròide è uno degli organi più abbondantemente vascolarizzati. Essa secerne due tipi di ormoni: la calcitonina, polipeptide che controlla il metabolismo del calcio, e le iodotironine, i cui effetti sono rivolti essenzialmene al controllo del metabolismo basale (vedi tiroidei, ormoni). Piccole dosi di iodotironine (triiodiotironina T 3 e tiroxina T 4), in sinergismo con l’ormone somatotropo, attivano l’anabolismo proteico; per contro dosi elevate lo accelerano negativizzando il bilancio dell’azoto. Nell’ipotiroidismo il bilancio azotato è pertanto positivo; l’eccesso di proteine tende ad accumularsi nei liquidi interstiziali provocando il mixedema. La tiroxina esercita effetti stimolanti sul cuore, aumenta la frequenza cardiaca e la gittata sistolica, come pure l’eccitabilità del miocardio e la velocità di circolo. L’ormone stimola l’accrescimento scheletrico, la maturazione sessuale e lo sviluppo psichico. La secrezione tiroidea è regolata dall’ormone tireotropo prodotto dall’ipofisi. L’asportazione dell’ipofisi provoca atrofia e ipofunzione della tiròide; la somministrazione di estratti ipofisari esalta la captazione dello iodio e la secrezione ormonale.