artrite reumatòide


    Aggiornato il 14 Dicembre 2015

    malattia infiammatoria cronica che colpisce prevalentemente le articolazioni, ma che può coinvolgere anche il sistema nervoso, l’apparato respiratorio, l’apparato cardiocircolatorio e il sangue. La causa della malattia è sconosciuta: si ritiene possa essere provocata da un virus che colpisce un soggetto predisposto geneticamente a sviluppare questo tipo di patologia. L’artrite reumatòide rientra nel gruppo delle collagenopatie, in quanto le lesioni coinvolgono soprattutto il tessuto connettivale. È caratterizzata dalla presenza nel sangue di immunocomplessi (complessi antigene-anticorpo) e del fattore reumatoide (anticorpo che lega una porzione di altri anticorpi). Queste sostanze si accumulano soprattutto a livello delle articolazioni, dove scatenano il processo infiammatorio, responsabile del dolore e della rigidità dell’articolazione interessata. Questi sintomi si manifestano soprattutto al mattino e tendono a diminuire con il movimento. Le articolazioni più colpite sono quelle delle dita della mano, del polso, delle ginocchia, delle spalle, dei gomiti. La terapia si basa sulla somministrazione di farmaci antinfiammatori (salicilati, fenilbutazone, indometacina, diclofenac) ma anche su norme di comportamento indirizzate a risparmiare i danni alle articolazioni: ginnastica, fisioterapia, uso di supporti che tengano in posizioni corrette le articolazioni durante la notte ecc. Nelle forme molto gravi, e solo sotto stretto controllo medico, possono essere somministrati i sali d’oro, la D-penicillamina, la clorochina e il methotrexate.