spirale


    Aggiornato il 14 Dicembre 2015

    (o dispositivo intrauterino, o IUD), contraccettivo di barriera, costituito da una struttura polietilenica di piccole dimensioni e di forma variabile (a T, 7,), che viene introdotta nella cavità uterina, nel corso di una visita ginecologica, e periodicamente sostituito. Non blocca l’ovulazione, bensì agisce ostacolando la fecondazione e soprattutto l’annidamento dell’uovo fecondato mediante reazione da corpo estraneo. È il secondo metodo, per diffusione ed efficacia, nei paesi ad alto sviluppo economico. Può essere inerte o medicato (rame, progesterone, antiprostaglandinici). Non è consigliabile alla donna che progetti una futura gravidanza, in quanto facilita infezioni delle vie genitali e può quindi diminuire la fertilità. L’affidabilità, come per il diaframma, aumenta associando spermicidi. I principali svantaggi sono costituiti dall’aumento della quantità e della durata del flusso mestruale, e da frequenti casi di anemie e di infezioni genitali.