nome di sostanze proteiche circolanti distinte in angiotensina I, angiotensina II, angiotensina III che derivano dall’angiotensinogeno, proteina di grosse dimensioni prodotta dal fegato per successivi rimaneggiamenti a opera di determinati enzimi: la renina, prodotta dalle cellule iuxtaglomerulari del rene, e l’enzima convertente (ACE), prodotto principalmente dai polmoni. L’angiotensina I è poco attiva. L’angiotensina II invece svolge azioni importantissime: è in grado di aumentare, più di ogni altra sostanza, la pressione dell’organismo; esercita la sua azione aumentando la forza di contrazione della muscolatura liscia delle arterie, ed è un potente stimolante della produzione di aldosterone. L’angiotensina III ha soltanto una lieve azione di stimolo alla produzione di aldosterone. Le angiotensine vengono rapidamente eliminate dal circolo per opera di enzimi litici eritrocitari, epatici ecc. La renina, l’angiotensina e l’aldosterone costituiscono il sistema renina-angiotensina-aldosterone, uno dei maggiori responsabili della regolazione del volume plasmatico, della pressione arteriosa, dei livelli di sodio e potassio. Un aumento di attività di questo sistema, dovuto a diminuita irrorazione renale, è alla base dell’ipertensione nefrovascolare; mentre in alcuni casi di ipertensione a causa sconosciuta pare esservi un’ipersensibilità dell’organismo all’angiotensina. Di particolare interesse appaiono i farmaci in grado di inibire il sistema renina-angiotensina-aldosterone, che agiscono bloccando i recettori dell’angiotensina, o inibendo gli enzimi deputati alla trasformazione dell’angiotensina I in angiotensina II. I potenti inibitori dell’ACE, come il captopril o l’enalapril, rappresentano un rimedio terapeutico valido nella terapia dell’ipertensione arteriosa, tanto da costituire in molti casi il farmaco di prima scelta.