procidenza


    Aggiornato il 14 Dicembre 2015

    fuoriuscita parziale o totale di una formazione patologica dall’apertura naturale di un organo cavo (per esempio, naso, utero, ano). Riguarda principalmente formazioni come i polipi (nasali, uterini, rettali) e le emorroidi che si sono originate in prossimità dell’apertura e poi, oltre un certo grado di accrescimento di volume, o per cedimento della mucosa in cui si sono sviluppate, raggiungono l’apertura e ne fuoriescono. Una procidenza è detta temporanea se la formazione può essere risospinta manualmente all’interno, permanente se tale manovra non è possibile. Si distingue la procidenza dal prolasso, che riguarda una struttura anatomica e non una formazione patologica.