DOMANDA
Egregio Dottore mia moglie di 41 anni per scatto della mandibola si è rivolta al dentista che dopo averli fatto mettere il dilatatore sotto il palato tenuto per 5 mesi le ha messo apparecchio perché mia moglie secondo il dentista ha tutta la bocca storta ,in questi mesi ha sofferto di forti mal di testa zona fronte tempie,fino a quando un giorno per circa 20 minuti ha visto sfogato e doppio questo succedeva il 15 ottobre 2018..Da lì sino iniziate tutto una serie di indagini ,dopo aver tolto l apparecchio ai denti che aveva messo da pochi mesi.
– Oculista tutto negativo
– Ortottico dove ha notato la paralisi del 4 nervo cranico dx in certi movimenti vedeva doppio confermato dallo schermo di hess
– Neurologo tutto negativo anche se noi le abbiamo fatto notare il problema
– rsm a basso campo negativa
– RSM 3 TESLA E ANGIO Rm negativa
– analisi del sangue tiroide miastenia glicemia negative
– elettromiografia negativa
– Ecg:tracciato costituito da ritmo Alfa occipitale a 9/10 HZ mediovoltato,ben modulato,sincrono e simmetrico,reagente apertura occhi.Brevi sequenze t heta sulle regioni fronto temporo centrali bilaterali senza decisiva prevalenza emisferica.Non significative variazioni in HO e SUL.
– altra visita neurologica negativa.
Lei sta molto meglio ma a volte in certi momenti vede sfogato come se si sentisse occhio destro non allineato in più soffre spesso di mal di testa.
DOBBIAMO FARE ALTRE INDAGINI OPPURE POSSIAMO STARE TRANQUILLI?
CON RM E ANGIO RM 3 TESLA ABBIAMO ESCLUSO COSE SERIE TUMORI E SCLEROSI ?QUALE LA causa ?Si guarisce?Grazie Gentilissimo Dottore Le Auguro un Buon Anno.
RISPOSTA
Buongiorno,
apparentemente a sua moglie é stata estensivamente studiata per risalire alla causa della visione doppia (attribuita ad un deficit del IV n. carico): RMN ed angio RMN, EMG, test miastenia, screening tiroideo, ecc. Riamane quindi una diplopia senza causa ben determinata. Non saprei cosa altro consigliarle se non di farla seguire nel tempo dal suo neurologo di fiducia, al fine di valutare la necessità di indagini ulteriori se la modifica della quadro clinico lo richiedesse.
Cordialità
Prof. Umberto Aguglia