A 7 mesi non vuole ne pappe ne biberon: SOLO TETTA

    DOMANDA

    Salve dottore sono la mamma di un bimbo di 7 mesi. Sono preoccupata perché tra un mese circa tornerò al lavoro,lui andrà al nido e ancora con lo svezzamento é un disastro. Allattamento esclusivo al seno; a 4 mesi ho iniziato con la frutta, che mangia volentieri. A 6 invece Con le pappe, inizialmente le ha mangiato volentieri, ma al 4′ giorno rifiuto totale. Le ho provate tutte: omogeneizzato di carne, passato di vedure, crema di mais, crema di carote, pastina con formaggino… Ma ninte! Solo frutta e tetta. Ho pure interrotto e ripreso ma il risultato è stato il medesimo. Altra tragedia: Non prende il biberon. A settembre andrà al nido
    E io sarò al lavoro dalle 7 alle 14. Come posso fare? Grazie

    RISPOSTA

    Gentile mamma Angela,
    a volte i bimbi fanno delle difficoltà incredibili, per adattarsi alle nostre nuove proposte, sia in alimentazione che in altri campi …di solito scegliendo con un’oculatezza apparentemente impensabile in esserini tanto piccoli esattamente il campo dei comportamenti che può darci più noia. Anche se ovviamente potrei sbagliare, immagino che l’alimentazione sia proprio l’aspetto dove suo figlio riesce ad angustiarla di più; probabilmente se il vostro tallone d’Achille fosse stato il sonno lui si sarebbe ben guardato dal dormire…
    Ma comunque, tant’è e poco possiamo farci. Da un lato non le resta che armarsi di santa pazienza e continuare a provare con le pappe, da un altro lato invece dovrà anche un po’ imporre le nuove situazioni che la vita impone a voi, e conseguentemente anche a lui. La avviso subito che questa seconda parte probabilmente produrrà delle reazioni da parte di suo figlio, magari di rifiuto nei suoi confronti, ma anche questo fa parte del crescere.
    Può far qualcosa per accelerare il processo d’accettazione, non potendo fare altrimenti? Credo di sì: ad esempio, dato che ha davanti tutto il mese di agosto, le converrebbe, in questo periodo, affidare la somministrazione delle pappe a qualcun altro che non sia lei, ma lei dovrebbe proprio allontanarsi, così da rendere impossibile un alternativa (in questo caso il seno). Se non tutti i giorni, almeno all’inizio, potrebbe iniziare con 1 giorno su 3 e poi magari 1 su 2: in assenza di alternative, il suo bambino potrà anche non accettare nulla, all’inizio, ma imparerà presto che se ha fame quello, purtroppo, gli tocca e solo quello. Se la soluzione le pare troppo crudele (un po’ lo è, ma come dicevamo, pare che dal 1° settembre non ci saranno possibili alternative…), non le resta che posporre il problema a quando, per l’appunto, non ci sarà altro rimedio per il bimbo che piegarsi ad una crudeltà il cui senso e ragione ovviamente non può capire, cioè attendere l’ingresso al nido.
    Anche per il biberon il problema è analogo: sapendo bene che l’alternativa assai più gradevole esiste, cioè il seno, suo figlio si guarda bene dall’accettare sostituti. Lo farà, verosimilmente, ma solo quando sia costretto ad accettarlo per fame.
    Ancora a proposito di questo, le raccomanderei di approfittare del periodo rimastole, se non ha già iniziato, per raccogliere e conservare in congelatore quanto più del suo latte sia possibile, cosicché anche quando il latte verrà giocoforza dato col biberon sia pur sempre latte materno. Consideri che il latte si conserva bene in congelatore per 6 mesi, e che non c’è bisogno, dopo scongelamento, di bollirlo, trattandosi del suo stesso latte.
    Spero di esserle stato di un minimo aiuto e conforto. Si armi di coraggio e pazienza! In bocca al lupo,
    Prof. Andrea Vania – Pediatra Nutrizionista

    Andrea Vania

    Andrea Vania

    ESPERTO IN NUTRIZIONE PEDIATRICA. Prof. Andrea Vania, specialista in Pediatria con quarantennale esperienza in alimentazione in età pediatrica (0-20 anni) e in adolescentologia. Già Responsabile del Centro di Dietologia e Nutrizione Pediatrica del Policlinico Umberto I – Sapienza Università di Roma
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