ablazione : si o no?

    Pubblicato il: 17 Luglio 2011 Aggiornato il: 17 Luglio 2011

    DOMANDA

    Gent.ma dottssa Nardi Ho curato un recente ascesso gengivale con augmentin, dopo poco tempo è uscito un altro in altra zona curato con lo stesso antibiotico, ma entrambi con scarsi risultati. Il dentista non può intervenire causa 15 infusioni di zometa (l’ultima fatta a febbraio scorso) per verosimili secondarismi ossei da K prostatico, Il dentista vorrebbe, a breve, fare almeno l’ablazione. Io ho timore per l’osteonecrosi della mascella. Secondo Sua scienza dopo quanto tempo dalla sospensione delle infusioni di zometa è consigliabile e sicuro procedere all’ablazione? In attesadi una Sua gradita risposta ringrazio e porgo distinti saluti.

    RISPOSTA

    In questi casi non è importante il tempo che passa ma fare dei trattamenti di decontaminazione “minimamente invasivi” e in ogni caso decontaminare il cavo orale è importante.

    Fare una ablazione con strumenti leggeri e magari usare un periopolishing con polvere di glicina e strumenti manuali usati per impianti.Chieda un controllo di un patologo orale.

    L’igiene domiciliare deve essere delicata ed efficace e i controlli frequenti dal suo dentista.

    Gianna Nardi

    Gianna Nardi

    IGIENISTA DENTALE. Docente di igiene dentale all’Università la Sapienza di Roma. Laureata in igiene dentale e in scienze delle professioni sanitarie tecniche assistenziali, ricercatore all’Università La Sapienza di Roma, insegna nei corsi di laurea in igiene dentale a Roma, Modena e Milano. È stata socia fondatrice e presidente dell’Aidi, Associazione igienisti dentali italiani.
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