Aborto interno e aborto biochimico

    Pubblicato il: 2 Maggio 2013 Aggiornato il: 2 Maggio 2013

    DOMANDA

    Gentilissima dottoressa Bianchi ho 35 anni e a settembre ho subito un aborto interno alla 9^ settimana con revisione della cavità uterina,dal referto citogenetico è risultata una monosomia x(45 x0) e ora a distanza di 7 mesi dall’aborto ho avuto un aborto biochimico almeno credo sia definito tale visto che le beta erano bassissime da subito e oggi dopo cioè una settimana di ritardo mi è arrivato il ciclo!Sono confusa in quanto non so se sia il caso di fare indagini,se c’è qualcosa che non và in me o in mio marito e se queste anomalie cromosomiche mi impediranno di avere una gravidanza sana in futuro!non so cosa pensare e vorrei un suo parere!La ringrazio infinitamente buon lavoro

    RISPOSTA

    Gentile signora,
    purtroppo l’aborto spontaneo del primo trimestre è un evento frequente nella popolazione generale e riguarda il 10-15% delle gravidanze clinicamente riconosciute, a prescindere dall’età materna . Può riconoscere diverse cause: fetali, placentari o materne. Tra le cause fetali l’arresto dello sviluppo embrionario generalmente è dovuto ad un’ alterazione del patrimonio genetico, specificamente un’anomalia cromosomica numerica (come la monosomia X). Vi possono poi essere cause legate ad un non corretto impianto dell’embrione o fattori favorenti materni, casi in cui l’assetto cromosomico fetale è assolutamente nella norma.
    Rispetto al suo quesito relativo a quali accertamenti genetici effettuare in occasione di una futura gravidanza le consiglio di effettuare presso la sua zona di residenza un colloquio con un medico genetista per meglio approfondire tutti questi aspetti.
    Un caro saluto