DOMANDA
Egregio dottore,ho 36 anni poichè accusavo forte stanchezza, vertigini, disturbi alla luce etc., ho fatto una serie di esami: mi è stato riscontrato:Abtg 401,7 (0,0-115,0)abtpo 134,2(0,0-34,0) abtma 123,00(50-100:Presenza probabile) TSH 2,170(0,270-4,22)FT3,39 (2,00- 4,40) FT412,02 (12,00-22,00). Così ho fatto una ecografia tiroidea nella quale scrivono: Tiroide di regolare volumetria ed ecostruttura. Non apprezzabili nodulazioni patologiche.Le scrivo perchè la mia ginecologa mi aveva avvisato sulla eventualità di incorrere in un aborto, secondo la sua esperienza. Così ho consultato un endocrinologo che mi ha rassicurato dicendomi che finchè la tiroide funziona non occorre fare terapie. Così, sono rimasta in attesa e dopo meno di un mese l’ho perso. Con mio marito vorremmo riprovarci questo mese ma vorremmo anche essere rassicurati in merito da lei sulla opportunità di qualche terapia,poichè mio figlio di 9 anni non credo potrebbe accettare un’altra delusione.
RISPOSTA
L’ argomento, piuttosto complesso, può essere riassunto in questi termini:
L’ autoimmunità tiroidea si associa ad una fertilità modestamente ridotta (dovuta a una maggiore frequenza di endometriosi e disfunzione ovarica).
Inoltre la positività degli anticorpi antitiroide, anche con funzione tiroidea normale (come nel suo caso), si associa ad un maggior rischio di aborto sia nella gravidanza spontanea che nella riproduzione assistita.
Il suggerimento più ragionevole è di ripetere i test di funzionalità tiroidea prima del programma di concepimento trattando con tiroxina anche un ipotiroidismo subclinico (TSH superiore a 2,5 mUI/l). Se la funzione è normale va ripetuta comunque a test di gravidanza positivo, ripetendola poi ogni 6 settimane (salvo diversa indicazione dell’ endocrinologo) per trattare tempestivamente con tiroxina un eventuale emergente ipotiroidismo.