DOMANDA
Chi Le scrive è una mamma disperata di un figlio di 20 anni al quale è successo quanto segue.
Il 23 aprile nella notte si è svegliato tossendo vomitando catarro.Pensando al solito broncospasmo avendo avuto nei 20 anni 3polmoniti,al pronto lo ricoverANO e alle ore15 del 24 lo sedano mettendolo in rianimazione dove resterà x 15 giorni diagnosticando una fistola trachesofagea.Viene trasferito in un altro ospedale da un noto gastronterologo il quale decide di non intervenire in quanto necessita di intervento chirurgico lo stesso chiede il trasferimento in una struttura idonea trovando anche un ingrossamento dell’esofago. Da un mese è in questo ultimo ospedale nel qule è stato operato con chirurgia robotica per un’acalisia e prima di procedere all’intervento della fistola nel frattempo il ragazzo perde peso da53 chili oggi è 42 chili alto 1,75 subentra l’acinetobactor ormai colonizzato in parecchi punti del corpo.L’ultima decisione dei medici è di portarlo a casa?????
RISPOSTA
Gentile lettrice,
Premesso che la situazione clinica di Suo figlio, come Lei ben immaginerà, esula dalla mia valutazione, né può essere questa la sede idonea per esprimere eventuali opinioni sul decorso clinico o sulle scelte terapeutiche dei colleghi curanti; in maniera assolutamente generale (senza alcun riferimento al caso), posso dirLe che la colonizzazione da Acinetobacter è piuttosto frequente, soprattutto in pazienti particolarmente debilitati. Tenga però presente che la colonizzazione (cioè il solo isolamento del germe) non necessariamente vuol dire infezione/malattia.
La saluto cordialmente.
Prof. Roberto Cauda