DOMANDA
Gentilissimo Prof. Teggi, sono un uomo di 60 anni e da circa 2 anni sento un fischio continuo nell’orecchio sinistro sia di giorno che di notte. Mi sono rivolto a tre diversi otorini i quali tra esami audiometrici, potenziali evocati uditivi, lavaggi varie diverse tipi di cure tra cui un mese di iniezioni intramuscolari “di cui non ricordo il nome” e centinaia e centinaia di euro spesi, non sono riusciti ne a risolvermi il problema ne a fare una diagnosi, solo per sentito dire ho capito di avere un acufene per cui avevo imparato a conviverci. Ma oggi che sto passando un periodo di depressione il fischio sembra essere aumentato d’intensità e la cosa mi fa stare molto male. Cosa devo fare? Che cosa mi consiglia? Un mio amico il quale ho scoperto avere lo stesso disturbo mi ha riferito che anche lui si era rivolto a un otorino diagnosticandogli un acufene, lo stesso gli ha prescritto delle iniezioni di “TRICORTIN 1000” da fare al momento che il disturbo si accentuava e a suo dire gli fanno effetto, cosa ne pensa? Posso provare anch’io? La prego mi aiuti.
Nella speranza di una sua cortese risposta, nell’attesa le invio, cordiali saluti.
RISPOSTA
Gentile Signore
in precedenti risposte mie ha forse letto come spesso al momento della visita non si riesca ad individuare una causa per l’acufene.
Esiste inoltre una relazione stretta con ansia e depressione, che deve essere considerata nella terapia dell’acufene; infine la terapia con suoni personalizzati si è dimostrata utile nel ridurre o possibilmente cancellare l’acufene. La terapia, chiamata TRT, necessita la valutazione in centri dedicata al disturbo, ormai presenti in molti ospedali italiani. Il primo messaggio è quindi quello di non desistere.
Cordiali saluti
Roberto Teggi