DOMANDA
Buona serata dottore sono anni che soffro di acufene sono stata dall’ otorino che dopo aver effettuato una risonanza ha escluso tumori e sclerosi all orecchio e mi ha diagnosticato la sindrome di menier mi ha riempito di cortisone prima con il medrol 25 mg e poi con il Deltacortene, ma senza portarmi alcun giovamento
Presa dalla disperazione sono andata da una fisioterapista e mi ha praticato una manipolazione alla mantibola e riusciva a darmi sollievo, così per qualche mese L acufene spariva non appena si accavallavano i muscoli della mantibola ritornava L acufene, due anni fa dopo un periodo di stop dall acufene mi ritorna e con nessuna manipolazione riesco a calmare il fastidio, mi trovo in farmacia e mi consigliano le gocce oto tobradex e dopo un mese di terapia finalmente L acufene sparisce e mi lascia libera per un anno!
L uno gennaio di quest’anno torna di nuovo L acufene! Ma non riesco ne con le gocce ne con le manipolazioni ne con il cortisone riesco a trovare la pace! Ha qualcosa da suggerirmi per trovare un po’ di pace? Mi creda non c’è la faccio più
Grazie
RISPOSTA
Gentile Signora
la mia prima considerazione è relativa alla diagnosi di Menière. Quest’ultima è una patologia dell’orecchio interno caratterizzata dall’incremento di un liquido, l’endolinfa. Tipicamente determina fluttuazioni della soglia uditiva (associate ad acufene) e crisi vertiginose. Esistono terapie mediche per prevenire le crisi vertiginose (le manipolazioni e la terapia locale peraltro non rientrano nel novero), anche se una certa riduzione di udito deve essere messa in preventivo. Ricordi infine come la percezione dell’acufene risenta anche dell’attenzione che vi prestiamo e dell’ansia che ci provoca. E’ impossibile darle un suggerimento senza sapere se ha avuto crisi vertiginose, vedere il suo audiometrico e sapere se la sua soglia audiometrica presenta fluttuazioni. Il mio unico possibile suggerimento è quello di essere seguita in un centro dedicato ai disturbi dell’orecchio interno al fine di trovare la migliore terapia che allevi i suoi disturbi.
Cordiali saluti
Roberto Teggi