DOMANDA
spett.le Dottore,
da circa 6 mesi soffro di acufene all’orecchio sinistro ed ho eseguito presso l’Ospedale di Lecce tutti gli accertamenti presso il reparto di otorino dove a seguito di audiometria mi hanno diagnosticato un calo dell’udito a 4000 hz probabilmente dovuto ad un trauma riconducibile all’attività lavorativa, in quanto spesso mi recavo in poligono poichè appartenente alle forze dell’ordine. Ora sono in attesa di eseguire la risonanza magnetica all’encefalo ed ai condotti uditivi ma la cosa strana è che ogni qual volta che faccio attività fisica (footing), l’udito all’orecchio sinistro si riduce notevolmente fino a sentire ovattato per diverse ore e con il fischio all’orecchio amplificato notevolmente rispetto all’intensità normale (per dire normale). Gradirei il suo prezioso parere in merito alla patologia ed in particolar modo al nesso tra l’attività fisica e l’accentuarsi dell’acufene e se mi può cortesemente indicare un centro specializzato convenzionato perchè presso il mio ospedale di riferimento non ho avuto risposte soddisfacenti (sia sulla terapia da intraprendere, sia sulla patologia) ed io sono decisamente disperato. Distinti saluti
RISPOSTA
Gentile signore,
l’esposizione ripetuta a rumori di intensità elevata, nel suo caso legata all’attività al poligono di tiro, è causa spesso di insorgenza di acufene. Il mantenimento e soprattutto il fastidio che procura è anche legato all’attenzione che dedichiamo allo stesso.
Concordo con utilità della RMN encefalo.
Resta il grosso punto interrogativo circa la fluttuazione della soglia uditiva durante attività fisica, per la quale non ho una risposta univoca e la rimanderei allo specialista che effettuerà le valutazioni, incluso un eventuale audiometrico dopo sforzi od iperventilazione..
Infine, non ho un riferimento nella sua regione di cui sia a conoscenza; tuttavia può telefonare agli ospedali della sua zona telefonicamente. A Roma può rivolgersi al Policlinico Umberto I ove esiste un centro dedicatoalla patologia.