Acufene centrale

    DOMANDA

    Buonasera,
    Ho 51 anni lavoro in Banca ed esattamente 6 mesi fa (2/11/2015) ho percepito l’accensione di un suono acuto bilaterale che non si e’ mai spento. (acufene)

    La prima visita ha rilevato un ipoacusia neurosensoriale bilaterale piu’ accentuata a sx sulle frequenze acute (4000 6000 )
    Ho fatto nell’ordine:
    2 cicli di cortisone (deltacotene medrol)
    assunto integratori (acuval audio 400 acuval vert nootropil)
    n.10 sedute camera iperbarica

    Ho poi sospeso tutte le terapie proposte (Neurox Gabapentin Rivotril Vessel2)

    Day Hospital presso Sant’Orsola Malpighi con i seguenti esami ed esiti
    AUDIOMETRICO TONALE:
    ipoacusia neurosensoriale per i toni acuti, lieve a destra moderata a sx
    AUDIOMETRICO VOCALE:
    soglia di intellezione del 100% a 30 db a destra e 40 db a sinistra
    IMPEDENZOMETRICO:
    timpanogramma di tipo A e riflessi presenti bilateralmente
    TC ROCCHE PETROSE SMDC:
    negativa per patologie malformative e deiscenze della capsula otica; si segnalano esostosi della parete antero-superiore di entrambi i CUE
    RM CEREBRALE S/C MDC:
    negativa per patologie dell’angolo pontocerebellare: si segnala megacisterna magna, gliosi di aspecifico significato a livello della sostanza bianca sottocorticale, periventricolare e dei centri semiovali.
    ANGIO RM S/C MDC:
    negativa per patologie vascolari
    DIAGNOSI: Ipoacusia asimmetrica e acufene centrale
    Il bilancio clinio-strumentale risulta essere negativo.
    Consiglio terapia: TINNIT 2 CPR ALLA SERA PER UN MESE

    Non ho preso farmaci e ho tentato un ciclo di agopuntura senza risultati.

    Il 4/5 ho prenotato una visita presso noto Dottore di MODENA esperto su terapie acufeni e danni vestibolari che mi ha richiesto l’esame dei potenziali evocati acustici. Non ha pero’ considerato valido l’esame da me’ effetuato presso un cinica privata (veniva evidenziata solo un onda su entrambe le orecchie e ha ritenuto l’esame non attendibile ) poi mi ha messo una maschera che ha evidenziato un modesto scompenso vestibolare

    La sua diagnosi e’ stata un danno all’orecchio interno (parte esterna della chiocciola) dovuto a problemi al microcircolo ( ho colesterolo -240- e glicemia -115- elevati) MI ha prescritto un ciclo di Vessel per migliorare il microcircolo e Rivotril a dosi da neonato allo scopo di ridurre il sintomo (l’acufene) 5 goccie al mattino e 5 alla sera.
    Ho iniziato la terapia con il Vessel
    Ho alcune perplessita’ sul Rivotril x tutto cio’ che ho letto sulle benzodiazepine che creano dipendenza , depressione aumento tendenza suicidio etc……
    Il medico ha evidenziato che quelle dosi hanno lo scopo di non far percepire l’acufene e disabituarsi al “segnale d’allarme”
    SE QUESTO NON FUNZIONASSE NON LA VECCHIA TRT MA “TERAPIA COGNITIVA”

    Devo dire che in questi mesi l’unica strategia efficace e’ stata tenere occupata la mente con diversi pensieri cercando di non pensare all’acufene ma a volte diventa molto difficile convivere con questo disturbo.

    Ora sto pensando se tentare la strategia con il “Rivotril” suggerita senza troppi problemi nell’ultima visita , o utilizzare i neurolettici solo all’ “ultima spiaggia” come suggerito dall’altro medico che ha seguito la mia vicenda.

    Cordiali saluti e grazie infinite se vorra’ esprimere il uo parere.

    Livio

    RISPOSTA

    Gentile Sig Livio

    credo che gli esami eseguiti la rassicurino sulle sue condizioni di salute.

    La terapia TRT è una metodica proposta per “cancellare” l’acufene abituandosi a non ascoltarlo; la terapia cognitivo comportamentale si integra perfettamente con la TRT, soprattutto nelle persone in cui l’acufene ha un notevole impatto sulla qualità di vita. In queste persone la terapia farmacologica della componente emotiva è inoltre spesso determinante.

    Porgo distinti saluti

     

    Roberto Teggi

    Roberto Teggi

    Roberto Teggi

    ESPERTO DI ACUFENI E IPOACUSIA NEUROSENSORIALE. Docente di riabilitazione vestibolare all’università Vita Salute San Raffaele di Milano. Nato a Milano nel 1958, si è laureato all’università di Pavia nel 1983, per poi specializzarsi in otorinolaringoiatria presso l’università di Milano. Dal 1991 lavora all’ospedale San Raffaele di Milano. È anche docente di riabilitazione vestibolare al corso […]
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