Acufene, orecchio sinistro semi tappato, fitte dolorose

    Pubblicato il: 4 Aprile 2018 Aggiornato il: 15 Novembre 2019

    DOMANDA

    Buongiorno dottore soffro di acufene da ormai più di 2 anni, ho effettuato tutti gli esami possibili compresi risonanza magnetica, potenziali evocati, otoemissioni acustiche, audiometrico (diverse volte) e impedenzometrico, nonché visita fisiatrica e rx rachide cervicale; Svolgo un’attività lavorativa che nel tempo danneggia l’udito e infatti ho (ma già da almeno 20 anni) una lieve ipoacusia bilaterale simmetrica (-20 db) dalle 3500 fino alle 6500, l’acufene è un fruscio ad altissima frequenza centralizzato nella testa e che a giorni quasi scompare per poi ripresentarsi in maniera forte; Fin quì tutto ha sempre fatto pensare ad un acufene indotto da traumi acustici ma essendoci dell’altro vorrei trovare il modo di approfondire; Chiedo infatti il vostro parere su un fenomeno di cui ho avuto riscontro e che chissà mai potrebbe indicare una diversa causa del mio acufene, causa che magari una volta trattata potrebbe comportare una riduzione se non una guarigione da questo forte disturbo.
    In pratica mi sono reso conto che il mio orecchio sinistro vive in uno stato di semi tappamento, quando ascolto musica noto che sulle basse frequenze nell’orecchio sinistro avverto rimbombo come se queste frequenze “slabbrassero”, ho notato che il fenomeno sparisce quando vado a forzare l’aria nelle orecchie soffiando con bocca e naso tappati; Quando faccio questo sento l’orecchio che si pressurizza, si apre e il suono si schiarisce ma soprattutto avverto molto meglio le frequenze medio alte alle quali al test audiometrico risulto meno sensibile; Ho ogni genere di generatori di suono perciò vi posso dire che ascoltando un tono puro (quelli usati nel test audiometrico) ad esempio sui 6000hz ad un volume molto basso riesco a percepirlo non appena metto in pratica questa pressurizzazione forzata e appena la interrompo il suono sparisce e sento che l’orecchio si tappa di nuovo. L’orecchio destro invece facendo tutto ciò non subisce alcuna variazione nella percezione uditiva; Ultimo aspetto è il dolore, infatti in occasione di suoni un po’ più forti (persona che alza la voce vicino al mio orecchio sx per chiamare qualcuno) avverto fitte di dolore nello stesso orecchio; Quando ho effettuato l’esame impedenzometrico (ai tempi dell’esordio dell’acufene) il dottore mi disse che era tutto nella norma anche se l’orecchio sinistro risultava “un po’ più pigro”; Vi chiedo se a vostro parere tale sintomatologia possa indicare una problematica a livello dell’orecchio medio e se sia plausibile che possa aver scatenato un acufene diventato cronico e centralizzato. La ringrazio per la cortese e paziente attenzione

    RISPOSTA

    Gentile paziente

    gli esami da lei effettuati la cautelano circa la possibilità di avere patologie delle vie acustiche di entità grave. Dalle precedenti mie risposte credo che sia emerso come l’attenzione che uno presta all’acufene giochi un ruolo rilevante nel mantenimento dello stesso.

    Esistono naturalmente ulteriori indagini proponibili per una diagnosi completa delle patologie dell’orecchio medio-interno, credo sia peraltro suggeribile che queste vengano proposte dallo specialista sulla base del quadro clinico e dell’esame obiettivo.

    Cordiali saluti

     

    Roberto Teggi

    Roberto Teggi

    Roberto Teggi

    ESPERTO DI ACUFENI E IPOACUSIA NEUROSENSORIALE. Docente di riabilitazione vestibolare all’università Vita Salute San Raffaele di Milano. Nato a Milano nel 1958, si è laureato all’università di Pavia nel 1983, per poi specializzarsi in otorinolaringoiatria presso l’università di Milano. Dal 1991 lavora all’ospedale San Raffaele di Milano. È anche docente di riabilitazione vestibolare al corso […]
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