DOMANDA
Gent.mo Prof.
Ne approfitto della sua disponibilità per chiederLe un’informazione riguardo agli acufeni. Innanzitutto Le dico che sono residente in provincia di Lecce e sono affetto da ipoacusia neurosensoriale bilaterale più accentuata a sinistra dovuta ad una elevata esposizione a campi elettromagnetici insorta dopo aver praticato un ciclo di radioterapia per l’asportazione di un adenoma ipofisario. Oltre a ciò ho un continuo “attacco” di acufeni che dopo una giornata di fischi, di cicale, di ronzii, di elicotteri che mi sembra volino sul tetto della casa, etc. etc. mi fanno sentire distrutto. Recentemente ho acquistato due protesi phonak che si diceva dovessero mascherare gli acufeni ma ne hanno solo limitato l’intensità ma il problema è sempre lo stesso. Poichè ne ho girati tanti di otorini e tutti mi hanno detto che per gli acufeni non si può fare nulla, Le vorrei chiedere se vi è qualche possibilità di riduzione od eliminazione degli acufeni. Le vorrei esporre un ultimo problema: poichè vorrei chiedere l’aggravamento dell’invalidità civile, è vero che l’otorino non può certificare che sono affetto da acufeni in quanto la stessa patologia non può essere dimostrata con alcun strumento ma è semplicemente dichiarata dal paziente? Mi scusi ancora per averne approfittato e colgo l’occasione per inviarLe distinti saluti. Antonio
RISPOSTA
Gentile Sig Amusrado,
se ha seguito le mie risposte ad altre persone affette da acufene, avrà notato come sottolineo che l’acufene si generi per qualche anomalia lungo le vie acustiche (una ipoacusia), magari transitoria, ma come la reazione emotiva allo stesso giochi un ruolo rilevante nel mantenimento e soprattutto nel fastidio che procura.
L’arricchimento sonoro resta la terapia che fornisce i migliori risultati. In caso di ipoacusia neurosensoriale la protesizzazione è la soluzione; necessariamente le protesi nondevono ostruire il condotto uditivo (si chiamano “open fitting”) e quando possibile è utile abbinare alle stesse un generatore di suoni.
La parte emotiva deve essere valutata e trattata quando presente.
Altre possibilitàterapeutiche sono al momento in fase di sperimentazione.
Porgo distinti saluti
Roberto Teggi