DOMANDA
Gentile dottore, Le scrivo per chiederLe delle spiegazioni per quanto riguarda mio padre.
Lui ha 64 anni e soffre di cervicale da molti anni (da quando aveva 40 anni circa) ma in questi ultimi due anni, è peggiorato. Inoltre, da circa un anno e più, avverte degli acufeni all’orecchio sinistro, che diventano, alcune volte, insopportabili.
Per tale motivo, nell’aprile 2010, ha affettuato una visita da un’otorinolaringoiatra, la quale non ha riscontrato nulla e gli ha detto di rivolgersi da un fisioterapista. Seguendo quanto detto dalla dottoressa, mio padre si è rivolto ad un fisioterapista che gli pratica dei massaggi sul collo, alleviando il dolore, ma quel fastidioso ronzio alle orecchie, no! Io quindi vorrei sapere, secondo Lei quale potrebbe essere la causa di questi acufeni e soprattutto quale potrebbe essere la cura. (Se Le può essere d’aiuto, mio padre nel 2001 ha avuto un incidente con conseguente colpo di frusta, che lo ha costretto ad indossare il collare: per lei questo, può essere stato un fattore che ha peggiorato la sua, già presente, cervicale?)
Attendo fiduciosa una Sua risposta
Grazie, come sempre, della vostra disponibilità
Serena
RISPOSTA
Gentile signora Serena,
evidenze cliniche e studi di neurofisiologia suggeriscono una possibile relazione tra muscolotensione cervicale ed acufeni, e nei pazienti con acufene e muscolotensione cervicale il trattamento della seconda patologia è consigliato. Tuttavia raramente ed in tempi lunghi si ottengono buoni risultati terapeutici in queste persone. Nel suo caso inoltre la presenza di acufene monolaterale rende incerta a mio avviso anche la diagnosi circa la causa prima dell’acufene.
Consideri infine che sempre l’acufene ha un impatto emotivo sulle persone che lo avvertono, rendendole maggiormente ansiose. La terapia TRT, metodica che mira ad abituare il paziente a non avvertire l’acufene, può essere utilizzata in tutti i casi; è basata sulla stimolazione acustica utilizzando suoni opportunamente individuati attraverso un esame che si chiama acufenometria e nel trattamento della parte emotiva.
Offre consistente miglioramento nel 70-80% dei casi.
Porgo distinti saluti
Roberto Teggi