acufeni e componente emotiva

    Pubblicato il: 7 Giugno 2010 Aggiornato il: 7 Giugno 2010

    DOMANDA

    Grazie prof teggi per la sua puntuale risposta.Sono d’accordo con lei ,la componente emotiva gioca un ruolo importante nella percezione e tolleranza dell’acufene,un fasidio che non è condivisibile,in quanto avvertito solo dal soggetto che ne soffre,non dimostrabile e quindi ,a mio parere,ancora più fonte di ansia ….e sicuramente non basta esserne coscienti…ora sembra che il mio disturbo si sia localizzato nell’orecchio dx…a tratti mi pare anche sopportabile es quando sono impegnata in pubblico e non ci penso.mi fido di lei e della sua esperienza e gradirei sapere se con otoscopia normale ,udito conversazionale normale e ABR nella norma necessito di ulteriori indagini o posso iniziare la terapia da lei consigliata.un altro dubbio (ricordi la mia ipocondria)è quello se l’uso del cellulare (che a volte avverto come fastidioso)possa aver contribuito al sibilo.grazie per la sua attenzione e professionalità.Cordialità.

    RISPOSTA

    La terapia necessita solo della determinazione del suono che deve essere utilizzato durante la giornata e durante tutta notte.
    Per la parte emotiva deve anche essere fatta valutazione specifica ed eventuale terapia.
    Se è già stata valutata a proposito in un centro specialistico non le necessitano ulteriori miei consigli.
    Cordiali saluti
    Roberto Teggi

    Roberto Teggi

    Roberto Teggi

    ESPERTO DI ACUFENI E IPOACUSIA NEUROSENSORIALE. Docente di riabilitazione vestibolare all’università Vita Salute San Raffaele di Milano. Nato a Milano nel 1958, si è laureato all’università di Pavia nel 1983, per poi specializzarsi in otorinolaringoiatria presso l’università di Milano. Dal 1991 lavora all’ospedale San Raffaele di Milano. È anche docente di riabilitazione vestibolare al corso […]
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