Acufeni insopportabili.

    DOMANDA

    Salve dottore, sono una ragazza di 23 anni e soffro, da circa due/tre anni di fastidiosi acufeni ad entrambe le orecchie.
    Durante il giorno, con i rumori del mondo circostante, non ci faccio troppo caso. Ma di notte, quando vado a dormire è un incubo. L’acufene si presenta sotto forma di fischio continuo e bilaterale.
    In passato massaggiando la mandibola, l’acufene diminuiva e riuscivo a prendere sonno, ora questo trucco non funziona più. E’ come se fosse degenerato nel tempo.
    Tornando a parlare di mandibola, ho dei problemi in tal senso. Scricchiolii, non riesco ad aprire completamente la bocca, dolori, e probabilmente di notte digrigno anche i denti. Ho provato ad usare un bite fatto su misura, ma non riesco a tollerarlo, mi fanno male le gengive, pulsano e non riesco a dormire. In concomitanza soffro anche di cervicalgia, sinusite, fibromialgia ed emicranee muscolo tensive.
    Sò che queste patologie portano tutte gli acufeni, quindi al momento sono un pò disperata.
    Lei crede che un ‘mascheratore’ o ‘disturbatore’ da inserire nell’orecchio, possa aiutarmi? Non riesco davvero più a sopportare questi fischi costanti, sto diventando matta.
    La ringrazio anticipatamente per la sua eventuale risposta.

    RISPOSTA

    Gentile Signora,
    esiste in effetti una certa relazione, a mio avviso non completamente chiarita dalla letteratura scientifica, tra malocclusione dentaria e muscolotensione cervicale da un lato ed acufene. La spiegazione scientifica è basata sulla constatazione di alcune sovrapposizioni nel nostro cervello tra le vie acustiche e quelle propriocettive (quelle che inviano al cervello informazioni dai muscoli del collo in particolare).
    Forse leggendo le mie precedenti risposte avrà anche compreso come l’aspetto emotivo giochi sempre un ruolo nella percezione dell’acufene.
    Chiedeva circa un “generatore” di suono per la notte; direi che può essere di una certa utilità, quindi perchè no. Ne troverà alcuni modelli in quasi tutti i negozi che vendono protesi acustiche o girando su internet. Deve essere mantenuto sul comodino a volume molto basso, non deve cioè “mascherare” l’acufene, che di fondo deve essere ancora avvertito. Alla domanda se questo sia sufficiente non ho peraltro una risposta, per la quale necessitano altre informazioni e probabilmente una vista specialistica.
    Porgo distinti saluti ed Auguri di Buon Anno

    Roberto Teggi

    Roberto Teggi

    Roberto Teggi

    ESPERTO DI ACUFENI E IPOACUSIA NEUROSENSORIALE. Docente di riabilitazione vestibolare all’università Vita Salute San Raffaele di Milano. Nato a Milano nel 1958, si è laureato all’università di Pavia nel 1983, per poi specializzarsi in otorinolaringoiatria presso l’università di Milano. Dal 1991 lavora all’ospedale San Raffaele di Milano. È anche docente di riabilitazione vestibolare al corso […]
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