DOMANDA
Egregio Dottore,
Ho 39 anni, soffro di acufeni da circa 20 anni.
mai nessun otorino mi ha parlato di acufeni.
qualche mese fa un otorino mi ha diagnosticato una insufficienza tubarica, le solite cure e tanto catarro poi smaltito con cure termali con tanto di catetere.
smaltita un otite catarrale bilaterale, rimane sempre un pò di catarro.
il disturbo si presenta solo mettendo la testa sul cuscino, può durare pochi secondi ma anche ore, arriva all’improvviso e svanisce all’improvviso.
il rumore è ritmico e sembra che dentro l’orecchio si muova qualcosa.
la mia intenzione è di prenotare all’ospedale una visita chiedendo esami specifici, anche se mi sembra di capire che questo disturbo è difficile da eliminare.
Cosa mi consiglia?
Grazie cordiali saluti
Andrea
RISPOSTA
Gentile Sig Andrea
il primo esame che ci orienta verso differenti condizioni correlabili ad un acufene è l’esame audiometrico ed impedenzometrico; questo esame in effetti consente agevolmente di porre diagnosi di insufficienza tubarica. In alternativa, in presenza di un acufene pulsante si può considerare come possibile fattore causale una condizione, il conflitto neuro-vascolare, determinato dal transito di un vaso sanguigno vicino al nervo acustico. Questa condizione è diagnosticabile con una RMN dell’encefalo.
Consideri comunque che in genere i conflitti neuro-vascolari non richiedono trattamento per se.
Per quanto riguarda l’acufene, la terapia TRT, basata sull’esposizione a suoni personalizzati per l’acufene in questione si è dimostrata utile nel ridurre significativamente la percezione dell’acufene [la rimando a precedenti risposte per una descrizione più precisa della metodica].
Consideri peraltro che il suo acufene è presente solo in certi brevi momenti e nel silenzio; suggerirei, terminata la parte diagnostica, di non effettuare terapie specifiche, magari cercando di non prestare eccessiva attenzione allo stesso nei pochi istanti in cui è presente
Cordiali saluti
Roberto Teggi