DOMANDA
Egr Prof., sono stato operato di prostatectomia radicale con linfoadectomia iliaco otturatoria bilaterale, il 25/10/12. PSA pre operatorio 5,3. adenocarcinoma 3+4 con associate aree PIN di alto grado.Neoplasia bilaterale dei settori:apice dx (A1)apice sx (A2),anteriore dx(A8,A12,A16,A24),anteriore sx(A11,A15,A27),posteriore dx(A5,A9,A13,A21,A25),posteriore sx(A6,A10,A14,A18,A22,A26).Capsula prostatica infiltrata e superata in corrispondenza del settore posteriore sx(A26)
Margini di resezione chirurgica:apice destro,sinistro,base vescicale,anteriore,posteriore indenni.Invasioni perineurali presenti, invasioni vascolari dubbie. Vescichetta destra esente da infiltrazione neoplastica, vescichetta sinistra con infiltrazione di adenocarcinoma.Deferenti destro e sinistro esenti da infiltrazioni,linfonodi esenti da metastasi.
Ho 60 anni e le chiedo vista la mia preoccupante situazione sopraesposta quale terapia debba a Suo avviso ora intraprendere e viste anche le mie responsabilità familiari gradirei nel limite del possibile sapere sinceramente quale può essere la prognosi sia in termini di eventuale libertà dalla malattia che altro.La ringrazio per il tempo che può dedicarmi.Non capisco infine cosa può significare “invasioni vascolari dubbie” ? Cordiali saluti
Guido
RISPOSTA
Buongiorno,
parliamo di un adenocarcinoma a media aggressivita’ della prostata sottoposto a prostatectomia radicale ma con estensione importante extraprostatica anche ad una vescicola seminale.
In questi casi sicuramente il paziente, indipendentemente dai valori postoperatori del PSA, deve subito iniziare una combinazione di radioterapia esterna della loggia prostatica e pelvi ed una terapia di blocco androgenico.
Sarebbe utile eseguire una risonanza magnetica multiparametrica della loggia prostatica ed una TC-PET con colina per vedere nella maniera piu’ accurata ad oggi disponibile, se ci sono evidenze di disseminazione locale o a distanza. Ma anche se gli esami risultassero negativi, le due terapie e’ utile intraprenderle.
La prognosi dipende molto dai risultati delle indagini diagnostiche e dalla risposta alla radioterapia.
Se ci sono disseminazioni a distanza sicuramente le terapie diventano piu’ palliative; in caso contrario la possibilita’ di un controllo a lungo termine e’ maggiore.
Cordiali saluti
Prof Alessandro Sciarra
Coordinatore Prostate Cancer Unit
Policlinico Umberto I
Universita’ sapienza
Roma