DOMANDA
Gentile Dottore, mia madre, 79 anni, 5 mesi fa è stata operata per adenocarcinoma moderatamente differenziato al colon (emilectomia), senza interessamento dei linfonodi.
Purtroppo , con RMN, è stata successivamente evidenziata una metastasi al fegato, segmento III e IV, di 13 mm, compatibile con primitività ( pT4N0). Dovrà iniziare terapia di 3 mesi con Folfox6, con catetere. Sono molto in ansia, temo che non riesca a sopportare la chemio, anche in considerazione dell’età, che stia male, mentre ora non ha malesseri…Le chiedo se sia indispensabile questo tipo di cura tramite catetere o si possa evitare o somministrare invece compresse e se non si possa procedere esclusivamente o prima con termoablazione, visto che la metastasi è ben localizzata…Inoltre, qual è la gravità della situazione e quale può essere l’aspettativa di vita, secondo la Sua esperienza? La ringrazio per l’attenzione e la disponibilità. Mila
RISPOSTA
gentile signora,
ho in effetti anche io qualche dubbio, ma purtroppo non conoscendo bene la stuazione non so quanto motivato. Se è davvero una localizzazione singola (di che dimensioni ?, la radiofrequenza e le microende sono efficaci sino a 3-4 cm) penserei anch’io ad un trattamentoo percutaneo. In seconda battuta in efffetti a 79 anni (non so però le condizioni general della mamma) penserei forse anche io ad un trattamento orale con capecitabina. Ripeto però che non essendo èprobabilmente al corrente di tutta la situazione le mie sono solo considerazioni generali.
cordialmente
Prof F.Farinati