Adenocarcinoma colico discretamente differenziato

    DOMANDA

    Nel ringraziarla per l’attenzione, aggiungo la mia età 51 anni, femmina, ed anche i referto della biopsia: adenocarcinoma colico discretamente differenziato (G2). Nel frattempo ho avuto il primo incontro con l’oncologo. Questi mi ha proposto una terapia neoadiuvante con un ciclo di radioterapia e di chemioterapia (capecitamina), salvo esiti di altre zone interessate, stò aspettando di sottopormi a TAC torace-addome e RM addome pelvi.
    Cosa mi può dire sulla metodica che mi stanno consigliando, e su di un ipotetico scenario futuro nel caso di negatività dei precedenti esami (e speriamo di no in caso di positività).
    Grazie ancora.

    RISPOSTA

    Gentile Signora, supponendo Lei sia la stessa che mi ha inviato il referto della Ecoendoscopia , la Sua neoplasia può essere c stadiata  come III B ( T3 N1) . Questo stadio  , come Le è stato prospettato dal Suo Oncologo, viene adeguatamente trattato con la radio-chemioterapia ed inseguito con la Chirurgia . Gli esami strumentali che Le sono stati proposti hanno il fine di completare la stadiazione  e quindi di stabilire se ci sono o meno eventuali replicazioni a distanza ( Mo o M1). Solo dopo avere stabilito la stadiazione definitiva è posibile fare previsioni che comunque , come può immaginare, variano da caso a caso. Nel Suo caso un Grading  pari a 2 , è indice di una forma non particolarmente aggressiva , ma la valutazione definitiva , può essere fatta solo una volta completato il percorso diagnostico  e soprattutto dopo  avere stabilito lo stadio definitivo. A scopo puranehte indicativo, da verificare comunque a stadiazione ultimata con il Suo Oncologo, se non ci dovessero essere metastasi a distanza  , potrebbe essere sottoposta , una volta ultimata la radio-chemioterapia e dopo restadiazione, ad asportazione del tumore primitivo e dei linfonodi satelliti  mentre qualora vi fossero metastasi a distanza bisognerebbe fare una valutazione sulla sede , numero ed estensione di queste. In ogni caso si affidi al Suo Oncologo che certamente La accompagnerà in questo percorso che Le auguro di superare nel migliore dei modi.

    Cordialmente

    Michele Rubbini

    Michele Rubbini

    TUMORI DELL’APPARATO DIGERENTE. Professore associato di chirurgia generale all’Università di Ferrara. Nato a Ferrara nel 1953, si è laureato all’università della stessa città e si è specializzato in chirurgia generale. Dal 1997 al 2007 è stato direttore dell’unità di chirurgia generale dell’ospedale di Stato della Repubblica di San Marino. Oggi dirige l’unità operativa di chirurgia […]
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