Adenocarcinoma infiltrante

    DOMANDA

    Buonasera dottore

    volevo chiederle un parere per quanto riguarda mio marito.
    Dal mese di luglio iniziava ad avere disfagia e difficoltà di deglutizione sempre maggiori.
    A settembre ha fatto una Gastroscopia che è risultata negativa, ma il problema della difficoltà di deglutizione aumentava.
    Il medico di base consigliava una RX completa del tubo digerente che dava come esito “STENOSI ORGANICA IRREGOLARE PARZIALMENTE INFILTRANTE SOPRASTANTE IL CARDIAS per circa 3-5cm verosimilmente di significato neoformativo probabilmente esofagitico severo”.
    Dopo questo referto il medico di base ha deciso il ricovero.
    Durante il ricovero è stata fatta una GASTROSCOPIA che ha dato il seguente esito:”Agevole transito a livello dello sfintere esofageo superiore In esofago al III inferiore presenza di neoformazione vegetante, ulcerata e substenosante, il lume di aspetto afinalistico che si estende da 33 a 37cm dagli incisivi(biopsie). Cardias a circa 40cm dagli incisivi. beante per piccola ernia jatale. Non lesioni in stomaco o duopdeno, da discutere indicazione a protesi esofagea”. E’ stata eseguita anche una TAC che ha dato seguente esito “Linfonodi ai limiti della significatività diagnostica in ambito mediastinico,regolare pervietà dell’asse tracheobronchiale nell’addome alcune formazioni linfonodali in corrispondenza della piccola curvatura gastrica con diametro max di 17mm. Altre infracentimetriche formazioni si osservano in corrispondenza del tripode celiaco dell’adipe mesentriale ed in sede lombo-aortica”..Ora dovranno fargli un esame TAC PET e ECOENDOSCOPIA stadiative e CLISMA opaco per studio del colon in previsione di intervento.
    In sostanza l’esame istologico della gastroscopia ha dato esito ADENOCARCINOMA INFILTRANTE

    Questo è il quadro clinico di mio marito volevo sapere un suo parere..come deovrei agire e cosa fare.

    All’ospedale dove mio marito è ricoverato prospettano un possibile intervento che però a detta dei medici è molto complicato perchè si tratterebbe di un raschiamento dell’esofago (ovviamente parlo da profana..non conoscendo nulla di tutto ciò potrei aver capito male e mi scuso).

    La ringrazio moltissimo per l’attenzione

    Cordiali Saluti

    Enrica

    RISPOSTA

    Cara sig.ra, credo purtroppo che il caso clinico di suo marito sia particolarmente “brutto”, e che proprio per questo motivo sia indicata una vera vista chirurgica. Se Lei avesse piacere di poter inviare la documentazione e anche far valutare il caso clinico da me credo che Lei possa mettersi in contatto con la redazione di OK salute per avere la mia mail personale.

    Marco Pagani

    Marco Pagani

    ESPERTO IN PATOLOGIE DELL’ESOFAGO. Responsabile del servizio di fisiopatologia esofagea a indirizzo chirurgico della Fondazione Policlinico, Mangiagalli e Regina Elena di Milano. Nato a Milano nel 1960, ha studiato all’università Statale, laureandosi nel 1985. Si è poi specializzato in chirurgia dell’apparato digerente e in chirurgia generale. Dal 1992 ha indirizzato i suoi studi verso le […]
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