adenocarcinoma pancreas

    DOMANDA

    Buonasera egregio dottore,
    Le scrivo per chiederLe gentilmente un parere sulla tac effettuata da mio papa pochi giorni fa. Purtroppo non sono mai riuscito a parlare personalmente e da solo né con l’oncologo che lo sta seguendo, ne con il chirurgo che lo ha operato.
    Le riassumo brevemente la situazione: a gennaio 2014 mio padre è stato operato di duodenocefalopancreasectomia parziale e asportato 37 linfonodi circa con tre positivi. 2 cicli di chemio folfirinox. da novembre non è più sotto chemio. l’ultima tac riporta:

    in corrispondenza 4 segmento epatico si riconosce area sfumata di maggiore iperdensità di circa 18mm nel cui contesto sembrano associarsi 2 ipodensità di circa 5 mm: alterata vascolarizzazione? sottostante lesione secondaria? approfondire.
    in corrispondenza della retrocavità degli epiploon stazionari minuti linfonodi, sostanzialmente stazionario tessuto ipodenso che avvolge la porzione prossimale di tripode e vena mesenterica a manicotto, stazionari linfonodi lunga la curva gastrica anch’essi centimetrici.

    le mie domande sono:
    1. dato che mio padre non mi ha mai detto nulla e questa e la prima tac che vedo, deduco che il tumore è stato asportato, ma non del tutto… o sbaglio? e se non sbaglio, non si può toglierlo definitivamente?
    2. Cosa vuol dire stazionari e centimetrici riferito ai linfonodi?
    3. Per quanto riguarda il fegato, se dovesse trattarsi di lesione, non si può asportare la parte?

    Scusandomi della mia ignoranza, Le porgo i miei saluti.

    RISPOSTA

    Gentilissimo,
    da quel che leggo la situazione di Suo padre è di un tumore N+ cioè con linfonodi positivi al momento dell’intervento chirurgico. e quindi potrebbe essere classificato come Stadio II B o III a seconda adella grandezza del T cioè del tumore primitivo. Purtroppo la sopravvivenza a cinque anni è ancora bassa nonostante qualche paso avanti sia atato fatto.
    Nello specifico: se la lesione epatica dovesse rivelarsi metastatica ed è unica in assenza di altra metastatizzazione linfonodale o locoragionale allora si può trattare la metastasi con varie metodiche ,per la cui discussione però La rimando al Suo Oncologo o Chirurgo.
    Situazione stazionaria significa che non c’è stata variazione rispetto ad un precedente controllo mentre il termine centrimetrico si riferisce probabilmente alla dimensione .
    Mi spiace non poterLe dire di più ma con i dati che mi ha trasmesso questo e ciò che posso dire. In ogni caso penso che se si rivolge ai Colleghi che hanno in cura Suo padre , con il consenso di Suo padre stesso , Le verranno date tutte le informazioni realtive sia allo stato di fatto che alle possibili eventuali ipotesi terapeutiche.
    Cordialità

    Michele Rubbini

    Michele Rubbini

    TUMORI DELL’APPARATO DIGERENTE. Professore associato di chirurgia generale all’Università di Ferrara. Nato a Ferrara nel 1953, si è laureato all’università della stessa città e si è specializzato in chirurgia generale. Dal 1997 al 2007 è stato direttore dell’unità di chirurgia generale dell’ospedale di Stato della Repubblica di San Marino. Oggi dirige l’unità operativa di chirurgia […]
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