DOMANDA
Buongiorno, mio papà ha fatto una colonscopia dalla quale sono stati asportati due polipi. L’esito dell’esame istologico è: il primo ha frammenti di polipo iperplastico mentre il secondo è un adenocarcinoma polipoide infiltrante la sottomucosa, moderatamente differenziato con valori pt1 pnx pmx g2. Non evidenza di emboli vascolari neoplastici. Margini di resezione indenne a circa 2 mm dalla lesione. Cosa significa? Al ritiro dell’esito ci hanno detto che poteva esserci un rischio del 5-10% di cellule fuoriuscite dal polipo e ci hanno chiesto se volevamo procedere ad intervenire effettuando un’ asportazione di parte dell’intestino oppure semplicemente effettuare un controllo con una nuova colonscopia tra 5 mesi. Cosa ne pensa? Sono moltro preoccupata, è una cosa molto grave? La ringrazio tanto.
Silvia
RISPOSTA
Cara lettrice,
gli adenomi cancerizzati del colon sono polipi che, seguendo la loro storia naturale, si sono in parte trasformati da benigni in maligni, cioè in grado di generare metastasi ai linfonodi o ad organi a distanza come fegato o polmoni. Nel caso di suo papà il polipo è stato asportato completamente durante la colonscopia, ma l’esame istologico microscopico ha rilevato la presenza id cellule di adenocarcinoma con alcuni parametrii che identificano un certo rischio, che alcune cellule malate abbiano abbandonato il colon e siano migrate a livello dei linfonodi. In questi casi purtroppo non abbiamo modo di monitorare i linfonodi con esami diagnostici e non possiamo saper se queste cellule siano presenti o meno, se non asportando i linfonodi chirurgicamente. La colonscopia di controllo ci darà informazioni sulla parete dell’intestino, ma non sui i linfonodi. Ad oggi l’unico metodo sicuro è rimuovere il tratto di intestino con i linfonodi corrispondenti chirurgicamente. L’intervento indicato è un intervento con tecnica mini-invasiva laparoscopica