DOMANDA
Gentile dottore,
buongiorno. Le scrivo per avere qualche informazione in più sul caso di mia madre, affetta da adenocarcinoma primitivo del polmone (CK7+/TTF-1+) con positività citoplasmatica diffusa (2+) per la proteina ALK.
La total body ha rilevato le seguenti caratteristiche:
–area di consolidazione a margini irregolari e disomogeneo potenziamento post-contrastografico per componente centrale ipodensa per necrosi colliquativa in sede ilare sn con estensione al lobo superiore ed a limite scissurale, dimensioni max di 66,89,58 mm.
-lesione non dissociabile dalle adenopatie locoregionali e adesa all’arco aortico. Questa infiltra il pericardio ed ingloba il ramo principale dell’arteria polmonare sn, la vena polmonare superiore e i rami segmentari per il lobo superiore sn con fenomeni infiltrativi.
– aspetto parenchimale ground glass perilesionale per linfagite con alcuni noduli satelliti (dimension max 7 mm nel lss)
– multipli noduli millimetrici in sede subpleurica bilateralmente, alcuni a distribuzione perivascolare (dimensioni 7 mm)
multipli linfonodi colliquati in sede prevascolare (15 mm) FAP (23 mm), paratracheale (11 mm), pre e sotto carenale (24 mm).
– assenza di versamento pleurico
– alcuni linfonodi centimetrici in cavo ascellarebilateralmente e in sede crurale.
– No metastasi
Le mie domande sono:
è possibile dare una stadiazione? Siamo al III al IV stadio?
è ipotizzabile un’operazione?
nel caso di buona riuscita della chemio, che aspettative di vita ci sono a livello di mesi o anni?
è sicuro che mia madre morirà di questo male o potrebbe combatterlo e andare avanti anni curandosi?
La ringrazio infinitamente, i dottori ci dicono poco e sono in preda al panico, non so a chi rivolgermi.
Ho tanta paura.
Grazie
RISPOSTA
Buongiorno,
si tratta probabilmente di uno stadio IV per la presenza di metastasi polmonari bilaterali. Non è una situazione che si possa trattare chirurgicamente. La positività di ALK, tuttavia, consente il trattamento con farmaci “target” che possono consentire risposte molto buone e prolungate nel tempo. Purtroppo è molto improbabile la remissione definitiva.