adenocarcinoma prostatico con metastasi ai linfonodo

    Pubblicato il: 7 Marzo 2010 Aggiornato il: 7 Marzo 2010

    DOMANDA

    Salve, sono l’utente a cui mancava la seconda parte della richiesta.Mi scuso per l’errore. Ero arrivato al punto di scriverle l’esito del referto istologico:”metastasi di adenocarcinoma compatibile con primitività prostatica in 1 su 3 linfonodi presacrali di destra, in 1 su 4 linfonodi iliaci esterni di sinistra e iliaci esterni di sinistra e in 1 su 14 linfonodi otturatori di sinistra.Negativi per metastasi i linfonodi iliaci esterni,otturatori e iliaci comuni di destra e i linfonodi iliaci comuni di sinistra”
    In seguito ha seguito una terapia ormonale per 3 mesi con Estracyd. A quindici giorni dalla fine della terapia il PSA è sceso a 0.01.
    Quello che volevo chiedervi e se questo abbassamento del PSA è solo illusorio o momentaneo dovuto a questa terapia ormonale che ha seguito, o ci sono buone speranze di guarigione?Ci può essere il rischio che ormai il tumore si sia esteso troppo e nn ci siano più cure possibili?Che altro si potrebbe fare?
    Vi ringrazio anticipatamente

    RISPOSTA

    Gentile signore, la risposta che le ho già dato rimane valida anche dopo sua integrazione. L’ interessamento diffuso linfonodale indica che ormai la malattia e’ sistemica e quindi non più curabile ma controllabile per un periodo di tempo con le terapie mediche. Considerando il valore di psa raggiunto e’ utile sospendere la terapia fino ad evidenza di nuova progressione attraverso un nuovo aumento di psa ma anche attraverso imaging ( pet-tc scintigrafie ossee). Infatti in questi tumori scarsamente differenziati il psa può rimanere basso anche in presenza di progressione. Utile dosare anche la cromogranina a per vedere se intervenuta una differenziazione neuroendocrina.
    Cordiali saluti
    Alessandro Sciarra