Adenocarcinoma Stomaco

    DOMANDA

    Buongiorno,
    mia mamma 73 anni ha subito un intervento di gastrectomia totale a causa di un tumore allo stomaco. La stadiazione post-operatoria è stata T2bN2 dall’esame istologico i margini di resezione sono esenti da neoplasia e l’esame citologico del liquido di lavaggio peritoneale era negativo.
    Nella descrizione dell’intervento nella cartella clinica si parlava di colata linfonodale adesa all’arteria epatica e al pancreas e non dissociabile, quindi è stato possibile asportare tali linfonodi ed inoltre si descriveva una carcinosi della superficie del pancreas. I linfonodi rimossi sono stati 21 ed in 12 di essi è stata rilevata la neoplasia.
    L’oncologo ci ha detto che l’intervento è stato radicale, mi chiedo allora quella “carcinosi della superficie del pancreas” cosa vuol dire? Oppure è stata rimossa?
    Comunque,secondo l’oncologo, essendo l’intervento radicale ci ha prospettato l’eventualità di una chemioterapia con oxaliplatino e xeloda ma che tuttavia non essendoci nulla da curare si tratterebbe di una terapia preventiva che potrebbe ridurre il rischio di recidiva e dato che non servirebbe per curare, in quanto l’intervento è presumibilmente radicale, non sarebbe obbligatoria.
    A questo punto ci troviamo con un grosso dubbio se fare la chemioterapia preventiva o meno.
    Sappiamo che i chemioterapici sono tossici, mutageni e clastogenici ed in particolare l’oxaliplatino si presume possa essere cancerogeno.
    A questo punto perchè la decisione spetta a noi? Come possiamo valutare se il rischio nel prendere questi medicinali sia maggiore o minore del rischio che vi sia una recidiva?

    Quale consiglio può darci per fugare i nostri dubbi e permetterci di scegliere la strada più giusta ed in maniera più serena?

    Grazie mille
    Saluti

    Rodolfo

    RISPOSTA

    Caro Rodolfo, sulla base di alcune indicazioni per e mail e senza una conoscenza approfondita del caso e della paziente, non è possibile stilare diagnosi e non sarebbe neppure corretto. In via generale e in casi come quelli della sua cara mamma (ma sempre con una conoscenza approssimativa) si usa fare una chemio prevenzione molto leggera e senza gli effetti collaterali che possono dare fastidio alla paziente. Inoltre il male che ha colpito la sua mamma è tra i più difficili e aggressivi e per questo le è stato consigliata la chemioterapia.
    Un augurio affettuoso alla mamma e anche a lei.