adenopatie mediastiniche,secondo consulto.

    Pubblicato il: 11 Maggio 2013 Aggiornato il: 11 Maggio 2013

    DOMANDA

    salve,,ho chiesto 4 giorni fa su adenopatie mediastiniche e resultato di una biopsia che da linfonodo sede angiomatosi nodale…come lei mi ha consigliato di andare a un specialista di malattie infettive,,,sono andato e quando pensavo che tutto va resolto invece la dotoressa mi ha detto che non reisca a capire il significato di angiomatosi nodale,ci sono angiomatosi bacillare ma tutta una altra cosa e non mi ha conformito il fatto che po essere la bartonellosi…la dotteressa ha chiesto anche 2 o 3 dei sue collegue e nessuno ha potuto sapere cosa vuol dire angiomatosi nodale..e non ha neanche saputo consigliarmi a chi di medici specializati posso revolgersi…io da 4 mesi che vivo il stress e la preocupazione e nessuno sa darmi spiegazione su queste adenopatie…l unico che mi ha dato risposta e lei..se lei mi po mandarmi a un medico specialista bravo zona milano,e anche come nessuno sa cosa vuol dire angiomatosi nodale mi po lei spiegarmi cosa vuol dire….grazie.

    RISPOSTA

    Buongiorno.
    l’angiomatosi nodale è una rara forma tumorale vascolare benigna dei linfonodi. In pratica si tratta di una trasformazione vascolare dei linfonodi, ossia una forma di “pseudotumore infiammatorio dei linfonodi stessi”, che invece che manifestarsi con un’iperplasia reattiva linfoide (come avviene normalmente) si manifesta con un tessuto reattivo di granulazione. Non è chiaro perchè ciò possa accadere, ma verosimilmente potrebbe dipendere dalla natura delle citochine prodotte dal processo patologico primario sottostante, che può essere tumorale, autoimmune o infettivo. Le indagini che devono essere eseguite in questi casi, quindi, devono essere rivolte ad approfondire la possibile causa primitiva del problema (indagini infettive, TAC total body, eventuale risonanza magnetica del mediastino, eventuale PET, indagini di autoimmunità). L’iter diagnostico deve essere guidato dal medico curante, che passo dopo passo dovrebbe indirizzarla dagli specialisti (infettivologo, immunologo e, solo nel caso in cui ci fossero dei dubbi in tal senso, oncologo)

    Francesco Onida

    Francesco Onida

    Professore Associato in malattie del sangue nel Dipartimento di Oncologia e Emato- Oncologia dell’Università Statale di Milano, lavora presso la Fondazione IRCCS Ca’ Granda Ospedale Maggiore Policlinico di Milano, dove è responsabile del Centro Trapianti di Midollo Osseo. Laureatosi in medicina e chirurgia nel 1995, si è poi specializzato in Ematologia nel 1999. Rientrato in Italia […]
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