Aderenze dopo emoperitoneo

    DOMANDA

    Buongiorno dottore, ho 31 anni sono alta 1,60 e peso 53 kg. Sono stata operata a inizio gennaio per rimozione cisti ovarica. Purtroppo l’emostasi non è stata effettuata accuratamente ed ho avuto una micro emorragia curata con antibiotici fino al suo riassorbimento. Il chirurgo ha però deciso di rioperarmi ad un mese di distanza per verificare che non ci fossero tessuti infetti. In sede operatoria hanno trovato un muro di aderenze che hanno lisato quasi del tutto. Ad oggi ho alcuni dolori localizzati e i movimenti sono ancora limitati(quasi certamente si sono riformate). Volevo capire quale probabilità ho di fare un’occlusione intestinale dato la complicanza che ho avuto. Chi fa un emoperitoneo ha la quasi certezza di fare subocclusioni od occlusioni in futuro? Inoltre potrei riuscire a portare a termine una eventuale gravidanza nonostante tutte queste aderenze (presupponendo che riesca a rimane incinta)? Mi scuso se mi sono dilungata e spero in una Sua risposta.

    RISPOSTA

    Cara Signora il rischio che si creino situazioni acute come quelle che lei teme può sussistere ma è assolutamente poco frequente. Ovviamente bisogna tenere presente questa sua informazione anamnestica se in futuro lei dovesse farsi visitare per disturbi intestinali. Certo che può portare a termine una gravidanza: credo solo (ma non sono un ginecologo a cui spetta una risposta esperta) che ci possa essere un maggior rischio di dover praticare un cesareo.

    Gabriele Riegler

    Gabriele Riegler

    Professore associato di gastroenterologia all’ Università della Campania Luigi Vanvitelli. Nato nel 1948, si è laureato in medicina nel 1973 per poi specializzarsi in semeiotica e diagnostica di laboratorio e in gastroenterologia. Autore di oltre 160 lavori scientifici, si è occupato di ricerca in tema di cancro del colon, di malattie infiammatorie intestinali e di […]
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