DOMANDA
Dottore buonasera,
Non mi è semplice esprimere il concetto, anche perché le idee si affollano pesantemente ma, tenterò di arrivare al dunque…
Circa un mese fa ho avuto un’esperienza traumatica con l’uomo che frequentavo, premetto che c’era già stato un precedente prima che andassi via per le ferie estive… Questa persona così attratta da me, e cosa perfettamente ricambiata, (mi faceva discorsi abbastanza seri, voleva che costruissimo qualcosa di stabile insieme, parlava di avere un bambino e desiderava che andassi a vivere da lui), una sera mi chiese di uscire insieme ad alcuni amici, insistendo talmente tanto, dicendo che avermi accanto sarebbe stato un onore che non potei fare altro che accettare… Quella sera, passò da un’euforia alle stelle che mi fece pensare che fosse davvero contento di quello che gli stava accadendo, di me…appena raggiunte le altre persone, cambiò tutto…da lì fu un crescendo…iniziò a non calcolarmi lasciandomi in disparte, fino a quando diventò aggressivo dandomi la colpa di aver fatto una scenata (cosa assolutamente falsa), mi accusò di aver rotto lo specchietto della macchina (cosa ancora più falsa, la macchina era intatta), additandomi e urlandomi contro che dovevo sparire dalla sua vita…ricordo ancora il suo sguardo terribilmente agghiacciante… Ho assistito ad un cambio della personalità assurdo…non vedeva più me, ma la sua idea…
Detto questo, arrivo a quello che più mi preme, me stessa…questa storia mi ha fatto capire che c’è qualcosa nella mia mente che non va, qualcosa che mi distacca sempre dalla realtà delle cose, mi fisso con persone patologicamente disturbate, (già in passato ho avuto una storia distruttiva), e faccio di tutto per non perderle…non sono facile all’amore o all’affetto e credo di soffrire più per me che per altro… ho degli sbalzi d’umore assurdi, riesco ad essere triste e allegra nel giro di qualche ora, ho antinomie continue… Sono autolesionista, ho disturbi alimentari, non so gestire i rapporti, tendo a stare con la gente fin quando posso “prendere” qualcosa e poi mi allontano e tronco i rapporti, sento il bisogno di controllare ogni cosa e non poterlo fare, mi fa impazzire, soffro d’ansia e quando sono sotto forte stress, tendo a rifugiarmi in una realtà più sopportabile per poi angosciarmi ancora e distruggere anche questa.
La mia mente è in continuo movimento, mi ritengo una persona molto profonda, purtroppo, per quanto io possa stimarmi da una parte, mi sottovaluto terribilmente dall’altra..ho una scarsissima autostima…
Sono un totale e continuo paradosso vivente che, far convivere senza scontrarsi queste mie molteplici sfaccettature, diventa sempre più pesante.
Mi scuso per il messaggio lunghissimo ma non riesco più a razionalizzare…cosa mi succede? Ho letto e fatto due test, che sicuramente sono poco indicativi, sulla personalità borderline…potrei soffrire di questo disturbo?
La ringrazio anticipatamente per l’attenzione e le porgo distinti saluti.
RISPOSTA
Buongiorno
essere contraddittori non è nè un difetto nè un problema in sè. L’essere umano è profondamente contraddittorio.
Piuttosto, quello che mi pare incida maggiormente sulla sua qualità di vita e autostima è l’osservare che nella sua vita certe cose si ripetono sempre nello stesso modo. Qualcuno l’ha chiamata la “sindrome della crocerossina”, ma a parte le etichettature, come lei stessa fa comprendere, dietro c’è un profondo disagio personale emotivo e affettivo.
Si, il disturbo di personalità Borderline assomiglia alla sua descrizione soprattutto per la difficoltà a mantenere e gestire le relazioni interpersonali, ma per poter fare diagnosi non può accontentarsi di un test, è necessaria una valutazione personale da parte di uno specialista.
Cordiali saluti
Federico Baranzini
http://www.psichiatra-a-milano.it/federico-baranzini-psichiatra-milano/