DOMANDA
Gent.mo Dott. Vania,
Sono mamma di Chiara che il 4 Agosto compirà 4 mesi. La allatto al seno. La mia pediatra mi disse già diverse settimane fa che mia figlia ora dovrebbe regolarizzare gli orari delle poppate. Il problema è che mi pare impossibile con lei!! Se di notte i suoi ritmi stanno diventando più definiti (tende a svegliarsi in media ogni quattro ore) di giorno, invece, Chiara fa poppate molto brevi e assai frequenti. “Utilizza” il seno per nutrirsi, ma anche per addormentarsi. Il ciuccio non lo vuole!! Quando è sveglia cerco di proporle i giochi, la metto seduta o sdraiata, le faccio un bagnetto rinfrescante.. è serena, sorride.. ma l’idillio dura veramente poco e, nell’arco di una decina di minuti, piange e il seno rimane l’unica alternativa davvero valida per calmarla. La bimba cresce bene e armoniosamente ma, attaccandola al seno così tante volte nell’arco della giornata e facendo tante mini poppate, non ha più orari. E non si capisce più nulla.
– Come faccio per regolarizzare gli orari delle poppate?
In questi ultimi giorni, poi, quando si attacca lo fa solo per una trentina di secondi, poi si sposta energicamente indietro lamentandosi..La tiro su e fa quasi subito un ruttino. Tempo pochi minuti e vuole riattaccarsi..E poi si ristacca subito. E continua così finchè poi ciuccia pianissimo, “ad intermittenza” e finalmente si addormenta.
– Nonostante rigurgiti davvero poco, può avere problemi di reflusso? Ha spesso il singhiozzo.
Grazie molte!!!
Elena
RISPOSTA
Gentilissima mamma Elena, credo sarebbe opportuno che Chiara venisse vista da un Pediatra Gastroenterologo, per dirimere alcuni dubbi che potrebbero giustificare quest’andamento delle poppate, in effetti un po’ insolito a 4 mesi. Varie problematiche andrebbero infatti escluse: tralasciando quelle più rare, mi vengono in mente, oltre alla malattia da reflusso gastroesofageo da lei citata, l’ernia jatale e lo pseudovolvolo gastrico. Solo una volta escluse queste (o altre) patologie si può pensare ad un semplice comportamento dettato magari da un po’ di pigrizia. Ma, per una volta, non partirei da qui, o per lo meno non prima, come detto, di aver escluso dei problemi che, se presenti, andrebbero adeguatamente trattati. Grazie per avermi interpellato, un caro saluto, Prof. Andrea Vania, Pediatra Nutrizionista