alcol

    DOMANDA

    Gentile Professore,
    come mai mi mette in guardia dal bere in eccesso il venerdi’ e il sabato sera? Di solito non bevo fino ad ubriacarmi ma fino ad arrivare a una leggera ebbrezza.
    Tenga presente che ho 43 anni e dall’eta’ di 15 fino ai 38 nei week-end bevevo fino ad ubriacarmi e in tutti questi anni, forse anche grazie ad altre mie abitudini salutiste tipo forte consumo di acqua, frutta, verdura, attivita’ fisica costante, non ho mai avuto esami sballati, ne’ soffro di ipertensione, ne’ sono sovrappeso. Se non ho mai avuto problemi prima che bevevo di piu’ di adesso perche’ mai dovrei avere problemi in futuro?
    Grazie

    RISPOSTA

    Le ho consigliato di “evitare gli eccessi” e ciò è parte di uno stile di vita corretto in generale. Per me ella Sanità è eccesso superare anche saltuariamente 500 ml di vino al giorno, anche se confinato a pochi gg la settimana. Oltre questo livello ed in una scala semiquantitativa ci sono il “lieve” eccesso, il “moderato” eccesso ed il “grave” eccesso. I superalcolici li collochi in dosi equivalenti.
    La capacità biologica dell’uomo, a parità di apporto, varia con gli anni ed il fatto che non abbia avuto problemi quando beveva “di più” non esclude che possa avere problemi bevendo “meno”, poichè nel frattempo il suo metabolismo è mutato. In ogni caso non creiamo problemi o malattie dove non ci sono, il mio invito è trarre dal moderato consumo di alcoolici ciò che di positivo esso ha in benessere soggettivo, piacere per la vita, gestualità, buon umore e digeribilità dei cibi, ricordando che gli eccessi trasformano una abitudine sana in una possibile fonte di problemi (nel caso degli alcoolici sulla pressione, sul ritmo cardiaco, sulla funzione del fegato). Cordialità.

    Gianfranco Sinagra

    Gianfranco Sinagra

    Professore di malattie dell’apparato cardiovascolare all’Università degli Studi di Trieste. Nato a Palermo nel 1964, si è laureato all’Università degli Studi di Palermo e si è specializzato in cardiologia all’Università degli Studi di Trieste. Dirige la struttura complessa di cardiologia, il dipartimento cardiovascolare e la scuola di specializzazione in malattie dell’apparato cardiovascolare agli Ospedali Riuniti […]
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