DOMANDA
spett.le
dott Varenna
le scrivo per un consulto sull’algodistrofia,
3 anni fa mi e’ stata diagnosticata una neuroalgodistrofia al piede sx il quale senza aver subito traumi si era gonfiato come un pallone ed era impossibile appoggiarlo a terra dopo vari consulti medici qui in sardegna ed in continente mi proponevno di tutto chi il blocco del simpatico chi un eletrostimolatore midollare, cortisone lyrica etc. ho avuto fiducia in un medico il quale mi ha detto di stare col piede in scarico e di avere pazienza
in quanto e’ chiamata la malattia della gravidanza cioe’ dura 9 mesi cosi seguendo il suo consiglio dopo un anno di assenza dal lavoro e 32 sedute di camera iperbarica sono tornato in piedi.
purtroppo a distanza di 2 anni a seguito di troppo carico sulle gambe cioe’ trasportando carichi pesanti,mi e’ “partito” il ginocchio dx diagnosi algodistrofia al condilo del femore ora sono in stampelle da 4 mesi. volevo sapere se i 2 casi sono in relazione e cosa fare, nel caso venire da lei a milano per una visita. io vivo in sardegna
grazie antonio
RISPOSTA
Gentile sig. Antonio,
se da come mi descrive il quadro clinico a carico del piede non emergono particolari dubbi diagnostici (l’unico dubbio è l’innegabile ottimismo del curante circa la durata fissa della malattia), il problema che si è verificato a carico del ginocchio poco ha a che fare con la sindrome Algodistrofica. E’ malattia simile ma verosimilmente legata ad un diverso innesco (sindrome microfratturativa sottocondrale).
Questi casi, una volta esclusa la componente osteonecrotica, vengono di solito trattati farmacologicamente con successo.
Cordialità
MVarenna