algodistrofia

    Pubblicato il: 9 Luglio 2013 Aggiornato il: 9 Luglio 2013

    DOMANDA

    Buongiorno Dottor Varenna,mi rivolgo a Lei per una consulenza perchè a mio figlio 16enne hanno diagnosticato oggi algodistrofia tibie bilaterale.
    Il ragazzo svolge attività agonistica (runner mezzofondista), non ha subito traumi ne interventi e da un paio di mesi accusa dolori alle tibie dopo gli allenamenti. I medici, dopo RMN, indicano appunto algodistrofia.
    Da un mese mio figlio è opportunamente a riposo e in effetti il dolore sembra scomparso.
    A quali cure è opportuno si sottoponga mio figlio ?
    E’ perfettamente curabile ?
    Grazie in anticipo per la risposta che vorrà darmi.
    Sono disponibile ad una visita presso il Suo studio se vorrà indicarmi i suoi riferimenti.
    Grazie e cordialità,

    Una mamma
    Alessandra F.

    RISPOSTA

    Gentile sig.ra Alessandra,

    sono a darle una risposta che probabilmente contribuirà a creare più dubbi che certezze: non esiste una sindrome algodistrofica delle tibie bilaterali.
    Verosimilmente l’equivoco nasce dalla non corretta interpretazione dell’esito della RMN che, a volte, quando il riscontro è quello di un edema midollare osseo, viene interpretato come “sindrome algodistrofica” anche in situazioni (come probabilmente è il caso di suo figlio) che non hanno nulla a che vedere con tale malattia.

    Cordialità
    MVarenna

    Massimo Varenna

    Massimo Varenna

    ESPERTO IN ALGODISTROFIA. Responsabile del centro per la diagnosi e il trattamento delle patologie osteometaboliche dell’istituto Gaetano Pini di Milano. Nato a Varallo (Vercelli) nel 1959, si è laureato in medicina all’Università di Milano nel 1984 e si è specializzato in reumatologia nel 1988. È professore a contratto presso la scuola di specializzazione in ortopedia […]
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