Algodistrofia

    Pubblicato il: 24 Giugno 2013 Aggiornato il: 24 Giugno 2013

    DOMANDA

    Gent.mo dott. Varenna,
    sono una donna di 56 anni che a dicembre dello scorso anno ha avuto una ricaduta dell’algodistrofia (primo episodio 5 anni fa), che stavolta ha interessato la caviglia e il piede dx, curata con 300 mg di acido neridronico in 4 somministrazioni. I benefici non sono stati tuttavia particolarmente evidenti, tant’è che il dolore e l’edema ancora persistono. Peraltro una ventina di giorni fa ho subito una isteroctomia addominale e al momento sto assumendo fiale di alaparina che oggi termino.
    Volendo riprendere la terapia dell’algodistrofia, dottore lei pensa che possa cominciare da subito le fiale con acido neridronico o mi consiglia di attendere?
    Le faccio presente che il dolore e l’edema del piede interessato sono visibilmente peggiorati.
    La ringrazio per la sua disponibilità.

    RISPOSTA

    Il dosaggio del farmaco finora eseguito è più basso rispetto alla dose totale che sembra conferire i vantaggi migliori (400 mg). Sicuramente lo scarico dovuto all’intervento chirurgico ha contribuito alla risposta non soddisfacente. Il mio consiglio è quello di riprendere il trattamento quanto prima per arrivare allo schema terapeutico completo che potrà poi essere implementato in dipendenza dalla risposta terapeutica e alla durata dell’intervallo tra la prima fase del trattamento e la successiva.
    Cordialità
    MVarenna

    Massimo Varenna

    Massimo Varenna

    ESPERTO IN ALGODISTROFIA. Responsabile del centro per la diagnosi e il trattamento delle patologie osteometaboliche dell’istituto Gaetano Pini di Milano. Nato a Varallo (Vercelli) nel 1959, si è laureato in medicina all’Università di Milano nel 1984 e si è specializzato in reumatologia nel 1988. È professore a contratto presso la scuola di specializzazione in ortopedia […]
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