DOMANDA
Gentilissimo Dottor Varenna,
ho 37 anni, uomo. Dal 26 dicembre, senza nessun trauma, ho iniziato ad avvertire un dolore pungente al gluteo sinistro che poi si è esteso a tutta la zona dell’anca fino ad arrivare a febbraio (dopo aver perso tempo per una diagnosi sbagliata di sacroileite) ad avere difficoltà a deambulare tale era il dolore presente anche di notte. Il 21 febbraio, a seguito di risonanza magnetica, mi è stata diagnosticata dall’ortopedico un’algodistrofia alla testa del femore sinistro.
Non sapendo nulla di Algodistrofia, mi sono fidato della terapia che mi ha prescritto l’ortopedico: ciclo con Difosfonal 200 per 10 punture al dì e poi una ogni tre giorni fino al raggiungimento di 20 punture inframuscolo; assunzione di vitamina D; magnetoterapia; scarico completo dell’arto con stampelle canadesi.
Da 10 giorni ho terminato il ciclo con il Difosfonal e iniziato con il carico sfiorante sulla gamba ma è subito ricomparso il dolore, anche se in maniera più lieve.
Leggendo le risposte che ha dato alle altre domande su Saluteok ho capito che la terapia che ho terminato è inadeguata al trattamento della mia patologia e vorrei sapere se lei mi consiglia di iniziare con le infusioni endovenose di Neridronato anche a distanza di soli 10 giorni dal ciclo che ho effettuato con il clodronato o se bisogna far passare un po’ di tempo tra l’uso di un farmaco e l’altro?
Inoltre volevo sapere se, visto che da alcuni giorni ho di nuovo dolore, sarebbe meglio ricominciare con lo scarico completo dell’arto da abbinare magari a della fisioterapia? Ormai sono 40 giorni che non uso la gamba sinistra e temo che i muscoli possano risentirne.
Grazie.
RISPOSTA
Gentile lettore,
lei descrive il tipico percorso di chi, trattato con un farmaco “antico”, sottodosato e per schemi terapeutici che non dispongono di nessuna prova di efficacia, si trova ad affrontare una patologia che normalmente ha tutt’altro decorso quando trattata adeguatamente.
Riprenda lo scarico completo e quanto prima si rivolga ad uno specialista con un’expertise adeguata per trattare la sua malattia in modo corretto.
Cordialità.
MVarenna