DOMANDA
Gentile dott. Varenna
ho 67 anni e nel mese di febbraio 2015 sono caduto e dopo un po’ di tempo ho avvertito un dolore all’anca sn che andava sempre aumentando di impedirmi la deambulazione, circa un mese dopo ho eseguito una risonanza magnetica che ha subito evidenziato un algodistrofia all’anca sn con focolai ostecondrite del polo sup della testa e interessamento del collo femorale da algodistrofia.
Clinicamente anca libera su tutti i piani con dolore continua al carico irradiato alla coscia.
Terapia – clody 200 fl I’m ogni3 gg x 2 mesi
magneto terapia su anca sn
non carico
colibri cpr 1+1 x 1 mese
controllo dopo due mesi (11/04/15)
Ultima rm 03/10/15
l’esame e’ confrontato con precedente rm anca sn a fronte di una sostanziale stazionarieta’ dell’alterazione strutturale della testa femorale riconducibile a focolaio osteonecrotico appare sfumatamente ridotta la componente di edema della spongiosa ossea sulla testa e sul collo del femore al contrario e’ sfumatamente aumentata la componente di versamento intra-articolare
Terapia clody 200 fl I’m ogni3 gg x 2 mesi
magneto terapia su anca sn
non carico
cyclette 20′ + volte al di’
tachipirina e contramal
brufen 400 1 busta al di’ per 20 gg
ciclo laser terapia sulla sias anca sn
controllo dopo tre mesi
Mi chiedo se questo protocollo e’ giusto e se puo’ essere integrato con medicinali piu’ mirati e risolutivi. Dopo quasi un’anno della sopraindicata cura mi sembra di aver risolto poco, pertanto chiedo cortesemente un suo parere in merito.
La ringrazio per la sua attenzione
Ferruccio
RISPOSTA
Gentile sig. Ferruccio,
è verosimile che lei presenti un’Osteonecrosi post-traumatica della testa femorale. In questo ambito, l’edema midollare rappresenta una manifestazione d’accompagnamente e il suo trattamento (peraltro con una terapia non validata) non ha possibilità di modificare il decorso di malattia.
Cordialità.
MVarenna