ALGODISTROFIA CAVIGLIA

    DOMANDA

    Gent.mo dott.Massimo Varenna,ho 55 anni e anni fa mi è stata diagnosticata un’algodistrofia al piede sx (in assenza di cause scatenanti tipo storta o contusioni) che ho curato con fiale di acido neridronico e magnetoterapia. Da circa un mese si è rappresentata la medesima algodistrofia al piede dx(caviglia). Avendo sperimentato positivamente la precedente terapia, su consiglio medico ho assunto le fiale di acido neridronico e ho iniziato da qualche giorno la magnetoterapia a domicilio con apparecchio LEM per 2 ore al giorno. Non avvertendo sensibili miglioramenti, le chiedo gentile dottore se vi è altra terapia, da associare e\o sostituire a quella in corso che possa garantire esiti più risolutivi? La ringrazio anticipatamente e la saluto distintamente.

    RISPOSTA

    Gentile sig.ra,
    la terapia con Neridronato che lei ha già seguito è a tutt’oggi l’approccio terapeutico che garantisce la più alta percentuale di successi.
    Molto dipende tuttavia dal corretto dosaggio (e dalla via di somministrazione). Lo schema terapeutico che prevede il profilo d’efficacia migliore è rappresentato dai 400 mg (4 somministrazioni da 100 mg da effettuarsi per via venosa). Nessuna dimostrazione d’efficacia ha, viceversa, la magnetoterapia.
    Cordialità
    MVarenna

    Massimo Varenna

    Massimo Varenna

    ESPERTO IN ALGODISTROFIA. Responsabile del centro per la diagnosi e il trattamento delle patologie osteometaboliche dell’istituto Gaetano Pini di Milano. Nato a Varallo (Vercelli) nel 1959, si è laureato in medicina all’Università di Milano nel 1984 e si è specializzato in reumatologia nel 1988. È professore a contratto presso la scuola di specializzazione in ortopedia […]
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