DOMANDA
Egregio Prof. varenna,
sono una donna di 50 anni e sono in cura da 1 anno per osteoporosi con Clodron (osteoporosi conseguente a soppressione di TSH per 10 anni a seguito di tiroidectomia per carcinoma papillare).
lo scorso 4 ottobre ho riportato una frattura composta distale del malleolo laterale della caviglia destra, trattata con immobilizzazione in apparecchio gessato a valva gamba-piede per 20 giorni e successivamente con applicazione di stivaletto gessato da carico per altri 20 giorni.
Dopo la rimozione dello stivaletto gessato, la RX ha registrato una buona composizione della frattura e la visita ortopedica ha registrato: gonfiore medio e dolore medio in corrispondenza dell’apice del malleolo laterale, cute normale, articolarità completa, non deficit vascolo nervosi periferici.
La prescrizione dell’ortopedico è stata la seguente: 20 sedute di FKT cauta e 20 sedute di magnetoterapia; deambulazione con stampelle. Inoltre, bagni caldo-freddi e argilla per assorbire l’edema.
Dopo due settimane di FKT e magnetoterapia rilevo un miglioramento della mobilità della caviglia e una riduzione dell’edema; il piede destro può reggere il carico completo in posizione eretta per qualche secondo, con appoggio alla parete per mantenere l’equilibrio; nel camminare il piede destro regge un carico non superiore al 50% con l’ausilio di stampelle.
Tuttavia, sono perplessa, perché sono passati ormai venti giorni dalla rimozione dello stivaletto gessato e il piede – al mattino abbastanza sgonfio – si gonfia progressivamente verso sera, così come la cute diventa più rossa verso sera, sempre nella stessa misura e il piede destro è sempre più caldo del resto del corpo.
Infine, avverto un forte dolore nella parte anteriore del piede (non alle dita, ma in zona metatarso) quando cerco di caricare sul piede destro per compiere il movimento del passo: quando tento di sollevare il tallone portando il carico sull’avanpiede, il dolore è talmente forte che il tallone resta incollato al pavimento.
E’ un dolore che avverto, con le stesse caratteristiche anche di intensità, fin da quando portavo lo stivaletto gessato da carico e che è rimasto identico anche dopo due settimane di terapia.
I terapisti mi invitano ad avere pazienza, ma, mentre la caviglia migliora a poco a poco, invece quel dolore è sempre uguale a se stesso e mi impedisce qualunque progresso nel camminare.
Gli antidolorifici non hanno alcun effetto.
Temo che si tratti di algodistrofia e che FKT e magnetoterapia non bastino.
Le sarei molto grata se potesse darmi un parere in merito.
RISPOSTA
Gentile sig.ra,
gli elementi clinici che mi descrive non sono sufficienti per confermare il suo sospetto di un’Algodistrofia. Diventa indispensabile una valutazione clinica di uno specialista esperto in questo ambito e potrebbe essere d’aiuto l’esecuzione di una scintigrafia ossea.
Mi desta perplessità, viceversa, la modalità con la quale viene gestita la sua Osteoporosi. Il Clodronato per via intramuscolare non possiede alcuna evidenza circa l’efficacia nel prevenire le fratture da fragilità.
Cordialità.
MVarenna