Algodistrofia femore e tibia

    DOMANDA

    Buongiorno dott. Varenna.
    Dopo aver ripreso a correre, a seguito di un inattività durata due anni, ho iniziato a sentire da subito un fastidio al ginocchio. Non curante di ciò ho continuato ad andare a correre giornalmente. Dopo pochi giorni il dolore è diventato più forte e ho sospeso la corsa. Ciò nonostante non solo il dolore non è passato ma è addirittura aumento.
    Mi sono sottoposta a RM dalla quale è emersa: “alterata intensità del segnale che interessa il terzo diafisario femorale distale così come la regione metaepifisaria prossimale tibiale, in accordo con modico edema della spongiosa per condizione algodistrofica. Lieve versamento libero endoarticolare.”
    A seguito di visita ortopedica mi è sono stati prescritti cicli giornalieri da 8-10 ore di magnetoterapia e iniezioni di clodronato, una al giorno per tre giorni consecutivi per poi passare ad una ogni 15 giorni. Dopo tre mesi, nonostante non ci fossero stati grossi miglioramenti mi è stata prescritta una risonanza di controllo dalla quale è emerso “risulta essere leggermente ridotta per dimensioni e modicamente meno definita l’area di alterata intensità di segnale..Permane,minimamente ridotta, la esile quota di versamento.” L’ortopedico mi ha prescritto di continuare con la stessa cura aumentando la frequenza delle iniezioni ad una ogni dieci giorni.
    Io di fatto ho ancora molto dolore e zoppico alla grande. Parlando con un secondo ortopedico, mi è stato detto che senza un mese di cortisone non ne esco.
    Qual è il suo parere sulla cura che mi è stata prescritta e sul l’eventualità di assumere cortisone? Inoltre io soffro di grossi ristagni linfatici, prevalentemente nella regione femorale anteriore (sopra il ginocchio) ci può essere correlazione fra le due cose?
    La ringrazio anticipatamente.

    RISPOSTA

    Gentile signore,

    la magnetoterapia non ha riscontri di efficacia.
    Il clodronato per via intramuscolare, come potrà accertarsi dalla scheda tecnica del farmaco, non possiede alcuna indicazione specifica.
    La terapia cortisonica sarebbe un ulteriore perdita di tempo.
    Consulti uno specialista in grado di trattare adeguatamente il suo problema.
    Cordialità.
    MVarenna

    Massimo Varenna

    Massimo Varenna

    ESPERTO IN ALGODISTROFIA. Responsabile del centro per la diagnosi e il trattamento delle patologie osteometaboliche dell’istituto Gaetano Pini di Milano. Nato a Varallo (Vercelli) nel 1959, si è laureato in medicina all’Università di Milano nel 1984 e si è specializzato in reumatologia nel 1988. È professore a contratto presso la scuola di specializzazione in ortopedia […]
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