DOMANDA
Buongiorno dottore Varenna, sono una donna di 33 anni al nono mese della mia prima gravidanza. La mia sintomatologia è iniziata all’ inizio del settimo mese con dolore all’ anca di sinistra che dapprima mi ha portato una zoppia dell’ arto e successivamente all’incapacità di caricare, tanto che ho dovuto acquistare dei canadesi per muovermi in casa e mettermi a riposo; con il passare delle settimane è iniziata la stessa sintomatologia anche all’ anca di dx e non riuscendo più a camminare sono passata a fare spostamenti sedia a rotelle/letto. All’ inizio dell’ ottavo mese, a causa di un brutto scivolamento domestico, ho fatto una risonanza magnetica del bacino senza MDC, che ha evidenziato un’algodistrofia di entrambe le teste femorali. Ho cosi iniziato da un mese fisioterapia isometrica per il recupero della muscolatura e sto notando miglioramenti nei dolori e nella rigidità al bacino che mi limitava molto. Ora mi domando cosa fare nel post parto che avverrà tra circa una decina di giorni: mi consiglia di ripetere la risonanza magnetica del bacino prima di iniziare una terapia con Bifosfonati?
posso allattare facendo questa terapia?
Ed in caso lei quale bifosfonato sarebbe più indicato e per quanto tempo?
La ringrazio anticipatamente per la risposta.
RISPOSTA
Gentile sig.ra,
la sua malattia (Sindrome dell’edema midollare) può, raramente, dare nella forma gravidica un interessamento di entrambi i femori.
Il mio suggerimento è quello di stare a riposo in scarico fino al parto, dopo di che intraprendere una terapia con un bisfosfonato e.v. che è incompatibile con l’allattamento che quindi NON deve essere neppure iniziato.
Cordialità.
MVarenna
Cordialità.
MVarenna