ALGODISTROFIA PIEDE

    DOMANDA

    Gent. Prof. Varenna, sono una donna di 44 anni e recentemente una RMN ha permesso di diagnosticare un’algodistrofia alla caviglia, comparsa senza che io abbia mai subito alcun tipo di frattura. Io faccio la mia solita vita ed il dolore è sopportabile, anche se ho dovuto rinunciare alle mia amate camminate in montagna. Dibase e Clasteon da 250 mg dovrebbero eliminare il mio problema, secondo l’ortopedico dell’Az. Sanitaria, mentre una mia amica e Sua collega sostiene questi siano solo dei palliativi, e che la cura effettiva siano le onde d’urto. Io non so proprio quale strada seguire, e dunque mi permetto di chiedere a Lei un consiglio, ed eventualmente se sia preferibile venire a Milano per una visita privata con Lei od un suo collaboratore.
    Grazie. Cordiali saluti
    Chiara

    RISPOSTA

    Gentile sig.ra Chiara,

    con buona pace della sua amica, le onde d’uto non hanno alcuna dimostrazione di efficacia e sarebbero comunque difficili da sopportare per il dolore, potendo inoltre peggiorare il quadro clinico.
    La terapia prescritta dall’ortopedico fa riferimento ad uno studio che pubblicai circa 15 anni orsono dove il clodronato si dimostrava efficace nel trattamento della sindrome algodistrofica quando somministrato a dosaggi più elevati, per 10 giorni consecutivi e, soprattutto, per via venosa.
    Cordialità.
    MVarenna

    Massimo Varenna

    Massimo Varenna

    ESPERTO IN ALGODISTROFIA. Responsabile del centro per la diagnosi e il trattamento delle patologie osteometaboliche dell’istituto Gaetano Pini di Milano. Nato a Varallo (Vercelli) nel 1959, si è laureato in medicina all’Università di Milano nel 1984 e si è specializzato in reumatologia nel 1988. È professore a contratto presso la scuola di specializzazione in ortopedia […]
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