Algodistrofia piede a seguito frattura calcagno

    Pubblicato il: 8 Maggio 2013 Aggiornato il: 8 Maggio 2013

    DOMANDA

    Egregio Dott. Varenna, le sottopongo il mio caso.
    Nel mese di settembre 2013 sono stato operato per una frattura pluriframmentaria al calcagno con interessamento articolare, ridotta con placca metallica.
    Ho camminato per tre mesi con due stampelle e per un altro mese con una soltanto. Alla fine di tale periodo la frattura risultava consolidata ma con algodistrofia.
    Mi è stata prescritta magnetoterapia, laserterapia, ionoforesi e terapia medica con Niklod 200 i.m. ogni 15 gg e Bonecal bustine. Inoltre vado in piscina due volte a settimana. A distanza di tre mesi ho fatto dei lievi miglioramenti, ma continuo ad avere dolore sotto carico specialmente al mattino e dopo che sto fermo, anche seduto per un breve periodo. Mi hanno detto di ritornare a controllo fra sei mesi per valutare l’eventuale rimozione dei mezzi di sintesi e nel frattempo continuare con la terapia suddetta. Volevo sapere cosa ne pensa e se può indicarmi un esperto come lei per questa patologia in provincia di Palermo/Trapani/Agrigento/Caltanissetta.
    Volevo altresì chiederle se la diagnosi di algodistrofia è attendibile solo con la radiografia e l’esame clinico (attualmente articolo bene il piede tranne che nel movimento eversione/inversione, la temperatura è pressochè identica a quella dell’altro piede, è presente lieve edema alla caviglia)

    RISPOSTA

    Gentile Signore,
    premesso che le diagnosi telefoniche o via mail sono le più pericolose, da ciò che mi descrive si ha l’idea di un quadro algodistrofico che, se mai c’è stato, attualmente è in fase di remissione. Ciò è avvenuto non certo per il risultato delle terapie fisiche prescritte, nè per il Clodronato per via intramuscolare (ho decritto l’efficacia di tale farmaco oltre 10 anni orsono per somministrazioni endovenosa a dosaggi decisamente più elevati).
    La sola radiografia non è attendibile per la diagnosi. Esistono invece dei ben definiti criteri clinici per porre diagnosi di S. Algodistrofica.
    Non sono in grado di consigliarle un collega di cui mi fido nelle provincie di suo interesse.
    Cordialità
    MVarenna

    Massimo Varenna

    Massimo Varenna

    ESPERTO IN ALGODISTROFIA. Responsabile del centro per la diagnosi e il trattamento delle patologie osteometaboliche dell’istituto Gaetano Pini di Milano. Nato a Varallo (Vercelli) nel 1959, si è laureato in medicina all’Università di Milano nel 1984 e si è specializzato in reumatologia nel 1988. È professore a contratto presso la scuola di specializzazione in ortopedia […]
    Invia una domanda