algodistrofia piede sx

    DOMANDA

    Egr.dottore,
    in seguito a una lieve distorsione al piede sx avuta il giorno 20 Marzo di quest’anno,ho cominciato a soffrire di un dolore trafittivo e urente al tallone.Dopo aver utilizzato per alcuni gg le stampelle e dopo l’ assunzione(inefficace)di ketoprofene e metilprednisolone, ho effettuato a Maggio una RM il cui esito è stato”Areole di alterato segnale intraspongioso,da edema a carico del versante inferiore dell’astragalo e a livello dello scafoide tarsale.Nella norma i rapporti articolari.Regolari per morfologia e segnale le strutturecapsulo-legamentose e tendinee in esame.Non veramento articolare.”Il fisiatra che mi ha visitato a Giugno ha diagnosticato INIZIALE
    ALGODISTROFIA(astragalo e scafoide) raccomandandomi l’idrokinesiterapia (che ho eseguito tutta l’estate),calzature con retropiede sopraelevato.Non ho osservato periodi di immobilità.Il reuma test del 13/09/2012 è risultato 21/20.Tutti gli altri valori nella norma.
    Ad oggi(dopo 6 mesi) permane uno stato di forte indolenzimento anche da ferma, pertanto cerco di ridurre i tempi di stazione eretta.Esiste un rimedio/farmaco/terapia a cui posso sottopormi?Sarebbe consigliabile consultare un neurologo?Ho, a parer suo, possibilità di guarigione?Per completezza di info preciso che mia madre(59 anni)ne ha sofferto due anni fa.Ha osservato un periodo di immobilità di alcuni mesi,assumendo Difosfonal a fiale.Il dolore è scomparso nel giro di 6 mesi autonomamente.
    RingraziandoLa per l’attenzione,Le porgo i miei saluti.

    RISPOSTA

    Gentile sig.ra,

    il quadro della RMN è indicativo di una possibile sindrome algodistrofica che fortunatamente interessa solo due segmenti scheletrici del piede (astragalo e scafoide). Il RA test debolmente positivo non riveste alcun significato. Le terapie fisiche prescritte solitamente possono dare un beneficio dopo il trattamento farmacologico. La categoria di farmaci che al momento possiede le dimostrazioni di efficacia più convincenti è rappresentata dai Bisfosfonati (analogamente a ciò che a suo tempo assunse sua madre). Rispetto al clodronato per via muscolare (che è il trattamento che ha seguito sua madre) esistono oggi altre molecole più efficaci se somministarte a dosaggi adeguati e soprattutto per via venosa.
    Cordialità
    MVarenna

    Massimo Varenna

    Massimo Varenna

    ESPERTO IN ALGODISTROFIA. Responsabile del centro per la diagnosi e il trattamento delle patologie osteometaboliche dell’istituto Gaetano Pini di Milano. Nato a Varallo (Vercelli) nel 1959, si è laureato in medicina all’Università di Milano nel 1984 e si è specializzato in reumatologia nel 1988. È professore a contratto presso la scuola di specializzazione in ortopedia […]
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